Crescita della domanda di minerali critici e preoccupazioni ambientali

19 nov 24, 19:15
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Alla fine del mese scorso, il Bureau of Land Management degli Stati Uniti ha approvato una nuova miniera di litio nel deserto del Nevada. Questa operazione potrebbe intensificare l'estrazione di minerali critici, essenziali per veicoli elettrici e prodotti tecnologici. Tuttavia, la crescente domanda globale rischia di superare l'offerta disponibile, sollevando preoccupazioni ambientali e sociali.

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Ecco qui la nuova febbre dell'oro: i minerali critici. Non parliamo di roba da poco, no, stiamo parlando di litio, rame, cobalto e compagnia bella. Roba che sta facendo salivare come cani affamati i colossi delle corporation e i governi di mezzo mondo. Ci fanno il lavaggio del cervello con spot su quanto sia ecologica un’auto elettrica, mentre scavano buchi più grandi di un campo da calcio nel deserto per tirar fuori un po' di litio. Ma chi se ne importa di qualche tonnellata di CO2 in più, no? Tanto basta dire che serve per salvare il pianeta ed è tutto giustificato.

È stupefacente come riescano a vendere la storia del 'verde'. Siamo arrivati al punto che un iPhone, quell'oggetto che ti serve più di un braccio, contiene due terzi degli elementi della tavola periodica. E per farne uno ti tirano fuori dalla terra 75 chili di rame. Ma chi lo immaginava? Di sicuro non quelli che passano ore a smanettarci sopra, felici come pasque. Però, ehi, l’importante è che sia tutto touch screen e che Siri capisca quando le chiedi di accendere le luci.

E poi c’è quella storia delle auto elettriche. Oh, quanto amano farci sentire in colpa per guidare la vecchia Punto a benzina, mentre ci spingono a comprare un Tesla. Sapete quanta roba serve per fare una Tesla Model S? Più litio di quanto serva per diecimila iPhone. Avanti, piantatela di raccontarci che stiamo salvando il mondo con una batteria grossa quanto un dinosauro. E tutto questo mentre ci dicono che dobbiamo ridurre le emissioni. Ironia della sorte, vero? Si sforzano tanto di farci credere che le energie rinnovabili siano la panacea di tutti i mali, senza mai menzionare che servono tonnellate di minerali per costruire quei bei mulini a vento futuristici e quei pannelli solari che tappezzeranno i nostri tetti. Ma i dettagli scomodi meglio lasciarli da parte.

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Sapevate che per costruire una singola pala eolica ci vogliono centinaia di tonnellate di acciaio, rame e altri gioielli della terra? E lo fanno con un sorriso da pubblicità, mentre dietro le quinte fumano come ciminiere per fondere tutto il necessario. E noi dovremmo berci la storiella che queste tecnologie ci salveranno? Bella favola da raccontare ai bambini.

Forse dovremmo smetterla di credere a tutto ciò che ci viene raccontato dalla pubblicità e iniziare a fare due conti. Se vi dicono che un'auto elettrica salva il pianeta, chiedetegli di spiegarvi l'impatto di tutta la filiera produttiva. E magari, invece di correre dietro all'ultimo gadget elettronico, provate a tenere quello che avete un po' più a lungo. Potrebbe essere, almeno, un piccolo passo nella giusta direzione. E non credete a chi vi dice che tutto va bene: di solito, stanno solo cercando di vendervi qualcosa.

19 nov 24, 19:15