ISS evita detriti spaziali grazie a Progress 89

20 nov 24, 17:22
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L'orbita della Stazione Spaziale Internazionale è stata elevata grazie ai propulsori di Progress 89 per evitare una collisione con detriti spaziali. L'operazione, coordinata con diverse agenzie spaziali, ha creato una distanza di sicurezza senza influenzare le operazioni pianificate, inclusa la partenza di un nuovo cargo.

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Ah, l’ISS che fa lo slalom tra i rifiuti spaziali come un ubriaco tra i cassonetti la sera di Capodanno. Sì, perché nell’era in cui ci vantiamo delle nostre conquiste spaziali, siamo riusciti a trasformare l’orbita terrestre in una discarica galattica. Ecco la notiziona: la Stazione Spaziale Internazionale ha dovuto alzare il culo per evitare un rottame galleggiante, gentilmente offerto da un vecchio satellite militare defunto. Avete mai pensato che il nostro spreco di risorse non si ferma alla Terra? No, no, lo esportiamo anche nello spazio! E che ci frega, tanto lì non ci va nessuno, direte voi. Certo, fino a quando non vi cascherà un bullone sulla testa mentre guardate le stelle.

Ah, e poi c’è il Progress 89, il simpatico razzo russo che spara i suoi motori per 5 minuti e 31 secondi esatti per spostare di qualche chilometro la stazione. Cinque minuti e mezzo di carburante per evitarci un altro incidente spaziale. Ma tranquilli, non ha interferito con l'operazione quotidiana della stazione e nemmeno con il lancio del prossimo cargo. È tutto normale, routine, come se schivare rottami a 28.000 km/h fosse la passeggiata quotidiana del cane. Eh, ma è roba tecnica, non possiamo capire. Ma certo, perché capire quanto siamo idioti a non risolvere i nostri problemi di spazzatura è troppo complicato.

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Sapevate che attorno alla Terra orbitano più di 27.000 oggetti tracciabili come rifiuti spaziali? “Tracciabili”, sì, perché per quelli che non lo sono, ci affidiamo al caso. Siamo praticamente dei “collezionisti cosmici di spazzatura”. Invece di ammirare i progressi dell’umanità, dovremmo preoccuparci di non essere colpiti da una pioggia di schifezze. Il prossimo passo? Probabilmente apriremo una “discarica spaziale” ufficiale, con tanto di ingresso a pagamento.

Volete evitare che i nostri cieli diventino un ring di battaglia tra rottami cosmici? Cominciate a preoccuparvi delle vostre abitudini qui, sulla Terra. Imparate a differenziare i rifiuti, anche se sembra un’eresia chiedervi di pensare oltre la pigrizia. Se non riusciamo a gestire i rifiuti a casa nostra, come pensiamo di fare lassù nello spazio? Magari un giorno s’inventerà il “raccoglitore spaziale”, ma intanto vi consiglio di non lanciare in aria nemmeno una caramella, che poi va a finire che la ritroviamo in orbita.

20 nov 24, 17:22