
Durante il vertice COP29 a Baku, in Azerbaigian, sono atterrati 65 jet privati, il doppio rispetto all'anno precedente. Questo ha suscitato critiche per l'apparente ipocrisia di utilizzare mezzi altamente inquinanti in un evento dedicato alla lotta contro il cambiamento climatico. La presenza massiccia di lobbisti dei combustibili fossili ha ulteriormente offuscato l'incontro.

Avete mai pensato che organizzare un vertice sul clima in un paese straricco di petrolio sia come tenere un corso di vegetarianismo in una macelleria? Bene, benvenuti alla COP29 in Azerbaigian, dove i potenti del mondo si riuniscono per discutere su come salvare il pianeta, mentre parcheggiano i loro jet privati come fossero biciclette. Certo, perché prendere il volo di linea è roba da plebei, giusto? Ma non preoccupatevi, il pianeta può sempre aspettare mentre loro si godono il lusso di un bicchiere di champagne a 12.000 metri d'altezza.
Ah, il delizioso aroma di ipocrisia che si diffonde nell'aria! 65 jet privati solo in una settimana, 45 dei quali arrivati freschi freschi proprio mentre cominciava il summit. L'ironia? Ogni singolo volo di questi lussuosi uccelli d'acciaio, inquina più di quanto un comune mortale possa sognare di fare in un intero anno. Ehi, ma almeno non dobbiamo sbatterci con i ritardi dei voli commerciali. Certo, perché la vera emergenza climatica è l'attesa al gate.
Poi abbiamo i 1.700 lobbisti dei combustibili fossili presenti. Sì, avete capito bene, quei tizi che praticamente fanno tifo per il riscaldamento globale. È un po' come invitare un piromane a una conferenza sui sistemi antincendio. Ma tranquilli, sono lì solo per ascoltare. I leader mondiali che affermano di salvare il mondo, mentre camminano mano nella mano con quelli che stanno affondando la barca, è una poesia che si scrive da sola.
Sapevate che i jet privati emettono dieci volte più carbonio per passeggero rispetto ai voli commerciali? È un po' come scegliere di portare un SUV in un parco giochi per bambini. Ma se sei un cazzutissimo CEO che deve “lavorare” mentre vola, comodità prima di tutto, no?
Volete davvero fare qualcosa per il clima? Iniziate a tassare quei dannati jet privati e le loro ridicole emissioni. E già che ci siete, mettete una tassa su quei maledetti yacht. Magari quei soldi potrebbero essere usati per qualcosa di utile, tipo piantare alberi o fornire energia rinnovabile. Ma no, meglio continuare a raccontarsi favole sul cambiamento climatico comodamente seduti su una poltrona di pelle in un jet da 50 milioni di euro.