Plastica sulle spiagge rilevata dallo spazio grazie a nuova tecnica satellitare

5 nov 24, 19:45
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Ricercatori australiani del RMIT hanno sviluppato una tecnica satellitare per rilevare plastica sulle spiagge misurando le differenze nella luce riflessa. Testata con successo su una costa remota, questa tecnologia aiuta a identificare e rimuovere detriti plastici, migliorando la protezione ambientale. Il nuovo indice BPDI si è dimostrato più efficace di metodi precedenti nel distinguere la plastica da sabbia e acqua.

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Ragazzi, la plastica sulle nostre spiagge è ormai talmente integrata nel panorama che dobbiamo rivolgerci allo spazio per riconoscerla. Geniale, vero? Se non sapete distinguere tra un sacchetto di plastica e una conchiglia, no problem, ci pensa il satellite!

Ecco che il Royal Melbourne Institute of Technology ha sfornato una nuova tecnica satellitare per individuare i rifiuti plastici. Come se ci servisse un oracolo dallo spazio per accorgerci del casino che combiniamo. Secondo questi cervelloni, basterebbe un'occhiata dall’orbita per vedere più chiaro ciò che non riusciamo a vedere sotto il naso.

Immaginate la scena: un satellite a 600 chilometri di distanza si fa una risata amara mentre ci guarda annaspare tra buste e bottiglie. Ciao, sono il tuo amico satellitare e vedo che hai fatto un casino sulla spiaggia. Vuoi una mano? I ricercatori hanno sviluppato un indice, il Beached Plastic Debris Index, che non è certo il vostro vicino di casa che urla dal balcone, ma un modo sofisticato per distinguere i rifiuti plastici dalla sabbia e dall’acqua. Finalmente possiamo smettere di dare la colpa alle ombre.

Mentre noi ci gingilliamo, i ricercatori australiani si danno da fare e ci fanno notare che questa tecnologia può aiutare le operazioni di bonifica. Un'idea davvero rivoluzionaria: pulire ciò che si è sporcato. Magari la prossima innovazione saranno dei satelliti che ci dicono come smettere di fare danni, ma non aspettiamoci troppo.

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Sapevate che gli astronauti possono vedere la Grande Muraglia Cinese dallo spazio? Peccato che ora, con questa nuova tecnica, possano anche vedere la nostra inciviltà spiaggiata. Chissà cosa pensano di noi? Probabilmente che siamo un po' duri di comprendonio.

La prossima volta che andate in spiaggia, ricordate di non lasciare le vostre “grandi opere d'arte” di plastica. Se proprio non potete farne a meno, almeno mettete un cartello con scritto “Per satellite: opera d'arte contemporanea”. Forse riusciremo almeno a sembrare più intelligenti.

5 nov 24, 19:45