Possibile sviluppo di La Niña nei prossimi mesi

13 dic 24, 12:02
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La World Meteorological Organization (WMO) ha annunciato che c'è più del 50% di probabilità che si sviluppi un evento La Niña nei prossimi tre mesi. Tuttavia, se si verificasse, sarebbe relativamente debole e di breve durata. La Niña comporta il raffreddamento delle temperature superficiali oceaniche e potrebbe interrompere un periodo di alte temperature che rischia di rendere il 2024 l'anno più caldo mai registrato. Le previsioni indicano una probabilità del 55% di una transizione a La Niña tra dicembre 2024 e febbraio 2025, una diminuzione rispetto al 60% previsto a settembre. Nonostante ciò, il suo impatto di raffreddamento a breve termine non basterà a contrastare l'effetto del riscaldamento dovuto ai gas serra.

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Ci risiamo, gente. La Niña, quell’amica che nessuno ha invitato alla festa e che si presenta comunque. La World Meteorological Organization (WMO) ci lancia l'allerta: c'è più del 50% di probabilità che questa intrusa faccia capolino nei prossimi mesi. Ma non preoccupatevi troppo, sarà relativamente debole e di breve durata.

Ah, allora va bene! È come dire a qualcuno che gli spezzeranno solo qualche dito anziché tutte le ossa. Il mare si raffredderà un po', giusto per darci l'illusione che le cose si stiano sistemando mentre il resto del pianeta brucia come un barbecue di Ferragosto.

Ma non finisce qui: le possibilità sono appena scese al 55% per il periodo tra dicembre 2024 e febbraio 2025. Insomma, siamo qui a contare le probabilità come se stessimo giocando alla roulette, con la differenza che qui si scommette sulla sopravvivenza dell'umanità. E anche se La Niña si decidesse a farsi vedere, il suo effetto rinfrescante sarà così efficace come una spruzzata di profumo su una discarica. Il caldo record e i gas serra hanno già deciso di farci il culo!

Stiamo parlando di eventi che dovrebbero farci riflettere sul nostro futuro ambientale, ma nel frattempo continuiamo a sventolare la nostra ipocrisia come una bandiera. La verità è che ci aspettiamo un miracolo mentre continuiamo a inquinare senza sosta. E quale sarà la prossima mossa? Sperare che arrivi un'altra pandemia a darci una pausa dal riscaldamento globale?

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Sapevate che, mentre siamo qui a preoccuparci di La Niña, negli uffici delle multinazionali del petrolio si stappa champagne? Ogni evento meteorologico estremo è un'occasione ghiotta per vendere più carburante, aumentare i prezzi e farci credere che il vero problema sia l'immigrante che prende l'autobus.

Se volete veramente fare la differenza, spegnete la TV e iniziate a fare qualcosa di concreto: riducete il vostro consumo di carne, usate meno plastica e smettetela di pensare che la raccolta differenziata sia l'unica soluzione. E, per favore, non fate i finti ecologisti che piantano alberi solo per farsi i selfie. Se volete piantare qualcosa, fatelo senza rompere le palle con le foto su Instagram.

13 dic 24, 12:02