
Secondo nuovi dati di S&P Global, la quota di veicoli elettrici a batteria nell'UE è prevista al 21% nel 2025, in calo rispetto alla precedente stima del 27% per il 2024. Questo ribasso è dovuto alle mutate condizioni di mercato e potrebbe compromettere il raggiungimento degli obiettivi di emissioni di carbonio dell'UE.

Ancora la favola dei veicoli elettrici, raccontata con tanto slancio e ottimismo. Peccato che la realtà sia un po' diversa, vero? Previsioni in peggioramento per i veicoli elettrici a batteria nell'UE. Chi l'avrebbe mai detto? Forse chiunque avesse occhi per vedere e un cervello per pensare. Ma no, continuate pure a credere che il futuro sarà tutto elettrico, come se i miracoli tecnologici fossero all'ordine del giorno.
Allora, facciamo un breve riassunto della situazione: secondo S&P Global, la quota di mercato dei veicoli elettrici a batteria nel 2025 calerà al 21%. Non male, vero? Dal 27% previsto nella prima metà del 2024. Ma sì, cosa vuoi che siano sei punti percentuali quando si parla di salvare il pianeta. È solo il nostro futuro, dopotutto.
E come mai questo calo improvviso? Forse perché la domanda globale di veicoli elettrici sta crollando. Chi l'avrebbe mai immaginato? Forse chiunque non si facesse abbagliare dalle luci al neon della propaganda verde. E vogliamo parlare di come questo influirà sugli obiettivi di emissioni di CO2 dell'UE? Ma sì, tanto i politici ci hanno abituati a promesse non mantenute. Non c'è da stupirsi se i produttori di auto si trovano a raschiare il fondo del barile delle loro strategie, cercando di mettere insieme soluzioni ibride e partnership improbabili.
E poi ci sono le tariffe sui veicoli elettrici cinesi, una mossa brillante dell'UE. Aumentare i prezzi in un momento in cui la gente già fatica a permettersi il pane quotidiano. Geniale, come sempre. Ma sì, chi se ne frega delle emissioni di carbonio quando c'è da proteggere il mercato, giusto? Una vera e propria danza di ipocrisia e incompetenza.
Vi siete mai chiesti come mai i politici e i grandi capi delle industrie continuano a parlare di “transizione verde” mentre si muovono in SUV da quindici quintali che consumano come una petroliera? Ah, il vecchio trucco del “fate come dico, non come faccio”. Forse la risposta sta nel fatto che sanno bene quanto sia faticoso e lungo il cammino verso un futuro veramente sostenibile e preferiscono rimandare il problema il più possibile.
Se volete veramente contribuire alla causa ambientale, non aspettate che siano i grandi capi a fare la differenza. Camminate di più, pedalate, usate i trasporti pubblici. Forse un giorno le città saranno piene di piste ciclabili e mezzi ecologici. Ma fino ad allora, tocca a voi fare qualcosa di concreto. E al diavolo le auto elettriche per ora, quando si può fare tanto senza nemmeno sedersi dietro un volante.