
La cerimonia dei Golden Globes ha inaugurato ufficialmente la stagione dei premi cinematografici con notevoli sorprese. Emilia Pérez di Jacques Audiard ha trionfato con quattro premi, tra cui Miglior Film (Commedia o Musical) e Miglior Attrice Non Protagonista per Zoe Saldaña. Questo film trans-musicale, ambientato in Messico, ha sorprendentemente conquistato pubblico e critica. Anche The Brutalist di Brady Corbet ha brillato, ottenendo premi importanti come Miglior Film (Dramma) e Miglior Regia. La serata ha visto anche il debutto di nuove categorie e un maggiore riconoscimento di diversità tra i candidati. Nonostante alcune previsioni rispettate, il panorama dei premi rimane aperto e imprevedibile per il resto della stagione.

Ah, i Golden Globes, quel bizzarro circo annuale dove l’industria del cinema si auto-incensa come se fosse la cosa più importante del mondo. Ci ritroviamo davanti a premi che si sparano a raffica come se fossero i confetti di un matrimonio. Ecco, quest'anno, chi se l'aspettava, è spuntato fuori un musical messicano sui cartelli con transizioni di genere, Emilia Pérez. Come se le canzoni sulla vaginoplastica fossero il tema del momento. Un faro di luce in questi tempi difficili, ha detto il regista Jacques Audiard, come se un film potesse risolvere l'inflazione o fermare le guerre. E voi lì, seduti sul divano, a chiedervi se qualcuno, da qualche parte, abbia mai chiesto un musical sui narcos.
Poi c’è The Brutalist, un dramma storico che, a quanto pare, ha fatto impazzire tutti a Venezia. Adrian Brody, roba da far invidia a chiunque, ha vinto il miglior attore. Ma dai, uno di quei film così epici che ti addormenti dopo i primi dieci minuti. E che dire delle sorprese? Demi Moore che finalmente vince qualcosa, e Fernanda Torres che porta a casa un premio per il Brasile. Ah, e non dimentichiamo Sebastian Stan che ci ricorda che non possiamo ignorare le disabilità. Grazie, Stan, non ce l’aveva mai detto nessuno prima.
I Golden Globes hanno tentato di dare una ripulita alla loro immagine, dopo le solite polemiche. Hanno allargato la votazione, facendo in modo che ci fosse un po’ di tutto, tranne forse un po’ di buon senso.
Avete notato che hanno creato una nuova categoria, “Miglior risultato cinematografico e al botteghino”? Per cortesia, chi ha avuto l’idea di mescolare box office e qualità cinematografica meriterebbe una pacca sulla spalla, magari con una sedia.
Se proprio volete assegnare premi, perché non crearne uno per il peggior discorso di ringraziamento? Quest'anno ce n’erano di così noiosi che avrebbero dovuto distribuire degli Oscar solo per restare svegli. E già che ci siamo, un bel premio per la miglior caduta in diretta, così almeno ci facciamo due risate.