Un camino virtuale scalda i cuori su Netflix

2 gen 25, 18:39
Note Image

Netflix ha conquistato il pubblico con la sua trasmissione Camino per casa vostra - Fuoco crepitante di legno di betulla, che ha raggiunto la vetta della classifica nel Regno Unito durante il periodo natalizio. Questo programma trasforma il televisore in un camino virtuale, offrendo un'atmosfera calda e accogliente. La tendenza, iniziata nel 2013, si è evoluta con variazioni ispirate a serie famose come Bridgerton e The Witcher. Nonostante il fascino del camino tradizionale, la versione virtuale è apprezzata in diversi Paesi. Tuttavia, l'uso dello streaming solleva questioni ambientali, spingendo a considerare metodi più sostenibili per godere di questo piacere visivo tutto l'anno.

Sbotta.com

[Drammatizzazione ispirata alla notizia]

Io ero lì. Dietro quella telecamera. Sono lo sfigato che ha passato ore a riprendere… legna che brucia. E non è neanche legna vera, capite? È uno schermo verde con qualche effetto speciale di quarta mano. Mi pagano per riprendere un fuoco finto, e la gente lo guarda come se fosse la scena più avvincente mai vista. No, dico, abbiamo superato Squid Game. Un fuoco virtuale! Manco una trama, un personaggio, un colpo di scena. Solo un crepitio, gente. Un crepitio.

Ora, immaginate la scena: io lì a fare zoom su un ceppo di betulla - betulla! - mentre penso che nella vita potevo fare altro. Tipo vendere sassi sulla spiaggia. E intanto il regista urla: Più emozione! Più profondità! Profondità a un ceppo di legno, Cristo santo.

Sapete qual è la cosa peggiore? Non sono arrabbiato con Netflix. No, loro sono solo il sintomo. Sono arrabbiato con voi. Con tutti voi che cliccate ‘play’ su un caminetto digitale, poi vi sentite pure realizzati perché state creando l’atmosfera. Ma che cazzo di atmosfera è, scusate? Lo sapete che state pagando un abbonamento per guardare quello che facevano gratis i vostri nonni con un po’ di legna vera e uno zippo? È come ordinare una carbonara su Deliveroo e ricevere un piatto di aria fritta.

E poi, la chicca. Leggo i commenti online: Oh, il fuoco virtuale è sostenibile, non inquina! Certo, geni. Non si brucia legna, ma intanto il data center di Netflix sta consumando più energia del forno di un pizzaiolo napoletano. Però voi, seduti sul divano con la copertina, vi sentite ecologisti. Complimenti, state salvando il pianeta con un video in HD che scalda solo il vostro ego.

E non fatemi cominciare sulle varianti. Fuoco versione Bridgerton. Che cosa vuol dire? Le fiamme portano il corsetto? E la versione Squid Game? Esplode il ceppo se non cambi canale entro dieci secondi? Sono cose che non dovrebbero esistere, eppure eccole qui.

Sapete, quando ho iniziato a fare il cameraman, pensavo di raccontare storie, fare arte. E invece mi ritrovo a montare video di un tizzone che sfrigola. Forse il vero plot twist della mia vita è stato accettare questo lavoro.

E voi, intanto, seduti davanti alla TV con gli occhi fissi sullo schermo. Magari in sottofondo avete pure messo Michael Bublé, giusto per completare il quadro della mediocrità natalizia. Perché il fuoco virtuale da solo non bastava. No, ci voleva anche la colonna sonora da centro commerciale.

Il problema non è Netflix. Il problema siete voi, che accettate questo. Che vi accontentate di un surrogato di tutto. Un caminetto che non brucia, un Natale che non scalda, una vita che non vive. Ma ehi, almeno il fuoco non fa cenere, giusto?

2 gen 25, 18:39