02/12 - Prezzo del petrolio in rialzo grazie a segnali di ripresa economica in Cina.

2 dic 24, 7:58
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Il prezzo del petrolio è aumentato insieme ai mercati azionari asiatici, sostenuto da segnali di una lenta ripresa dell'economia cinese. I futures del Brent sono scambiati intorno ai 72 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate supera i 68 dollari. L'attività manifatturiera cinese è cresciuta per il secondo mese consecutivo a novembre, suggerendo una ripresa nel più grande importatore di greggio. Intanto, l'incontro dell'OPEC+ è stato posticipato di quattro giorni, e ci si aspetta che il gruppo rinvii un lieve aumento della produzione per la terza volta. Gli operatori cercano indicazioni sulle future politiche del gruppo. Il prezzo del petrolio è stato influenzato da sviluppi geopolitici in Medio Oriente e Russia, e dalle prospettive in Cina.

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Il petrolio. Quel liquido nero che continua a muovere il mondo, o meglio, a tenerlo in ostaggio. E ora, c’è chi ci dice che il prezzo sta salendo grazie a qualche segnale di ripresa economica in Cina. Ma certo! È un po’ come dire che il sole sorge ogni giorno grazie al giornale che lo annuncia. Questi segnali di ripresa economica in Cina sono come la dieta post-natalizia: tutti ci credono, ma pochi la portano avanti seriamente.

E guardiamoci in faccia, questo rialzo dei prezzi è come una vecchia volpe che nasconde la coda. L’OPEC+, quei simpaticoni che s’incontrano per decidere chi paga cosa, hanno posticipato la loro riunione di ben quattro giorni. Quattro giorni! Forse avevano bisogno di un po’ di tempo in più per decidere a quale sedia sedersi. Nel frattempo, il prezzo del petrolio si muove come un ubriaco che cerca di mantenere l’equilibrio: si agita, si piega, ma non cade mai del tutto.

E poi c’è l’America, sempre sul pezzo, con il dollaro che si alza come un pavone in mezzo a una folla di polli spennati. Trump, l’abile oratore che non smette mai di sorprendere, ha deciso di minacciare il BRICS di tariffe se oseranno mettere in discussione il predominio del dollaro. Oh, è sempre un piacere vedere la diplomazia in atto! Intanto, tra un truce qui e un sussurro là in Medio Oriente, il mondo continua a girare attorno a questa chiassosa giostra del petrolio e delle valute.

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Avete mai notato come il petrolio e la politica abbiano lo stesso odore? Entrambi sanno di vecchio, di stantio, e fanno venire voglia di stare alla larga. Eppure, come una maledizione, siamo tutti costretti a sentirne la puzza.

Se ci tenete alla vostra sanità mentale, forse è meglio guardare il rialzo dei prezzi del petrolio come si guarda un film horror: con una mano sugli occhi e un bicchiere di buon vino nell’altra. Almeno così siete preparati al peggio e, nel frattempo, vi godete qualcosa di buono.

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