
In Asia, i mercati azionari hanno subito un calo dopo che la Cina ha riportato dati economici deludenti per novembre, mentre il bitcoin ha raggiunto nuovi massimi, superando i 106.000 dollari. I prezzi del petrolio sono scesi e i futures statunitensi sono rimasti quasi invariati. Il bitcoin è stato scambiato a 104.948 dollari, in aumento del 3,4% rispetto al giorno precedente, ma in calo rispetto al picco di 106.495 dollari. Il prezzo della criptovaluta è aumentato dopo l'elezione di Donald Trump, che ha mostrato un atteggiamento favorevole verso le valute digitali. L'indice Nikkei 225 del Giappone è sceso dello 0,1%, mentre il Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,8%.

Mettetevi comodi: il sipario si alza sullo spettacolo tragicomico del mercato globale. Da una parte c'è l'Asia che si lamenta con il cuore pesante dei dati cinesi che sanno di minestra riscaldata. Vendite al dettaglio giù e produzione piatta: che sorpresa!, direbbero i manager con la faccia di chi ha appena scoperto che l'acqua è bagnata. D'altronde, cosa vi aspettavate da un'economia che rotola giù dalla collina come un barile di birra sfuggito a un Oktoberfest?
Ecco il Bitcoin che sgomita e schizza verso l'alto come il caffè dalla moka quando non l'hai chiusa bene. Ma non sorprendetevi, voi adoratori della criptovaluta: con Trump che promette di trasformare la regolamentazione in un buffet all-you-can-eat per broker e speculatori, il Bitcoin non poteva fare altro che crescere come un bambino nutrito a zucchero filato. Chi è che non ama un po' di anarchia finanziaria?
Mentre i mercati asiatici si abbuffano di pessimismo, in Occidente qualcuno già si prepara a stappare lo champagne, o quasi. I future dei listini statunitensi sono indecisi come un adolescente davanti a Netflix: il Dow Jones scivola giù di poco, il Nasdaq fa un passo avanti, l'S&P 500 rimane fermo come un vecchio in attesa del bus che non arriva mai. Gli investitori sono nervosi come un sorcio prima della trappola, a causa dei dati economici che si aggirano per le borse come spettri in cerca di un po' di attenzione. Ma cosa ci aspettavamo? Un finale diverso da questa soap opera infinita?
Avete mai notato come i mercati siano come un'orchestra dissonante? Da una parte si suona il jazz libero del Bitcoin, dall'altra la sinfonia triste dei dati cinesi. In mezzo, una cacofonia di strumenti fuori tempo: il petrolio cade come una diva in declino, il dollaro si agita come una bandiera al vento, e l'euro fa lo snob in un angolo. Insomma, più che una sinfonia, sembra il carnevale di Rio condotto da uno che non sa leggere le note.
Se volete sopravvivere in questo caos finanziario, meglio che vi muniate di un casco e di un paracadute. Mettete da parte le illusioni di facili guadagni e preparatevi a cavalcare l'onda senza annegare. E se proprio non resistete alla tentazione di investire in Bitcoin, ricordate che state giocando con un drago: potrebbe portarvi in alto, ma potrebbe anche bruciarvi le chiappe. In ogni caso, non dite che non vi avevo avvertito.