17/12 - La Cina rafforza gli stimoli economici per sostenere la domanda interna.

17 dic 24, 7:35
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I leader cinesi hanno segnalato un rafforzamento degli stimoli per colmare il calo della domanda dei consumatori, anche se non è previsto un pacchetto di misure radicali. La settimana scorsa, gli alti funzionari hanno approvato la posizione pro-crescita più forte dell'ultimo decennio, indicando una maggiore spesa pubblica e ulteriori tagli ai tassi d'interesse. L'aumento del consumo è stato elevato a priorità massima, nonostante i dati recenti mostrino un rallentamento inaspettato della spesa al dettaglio. Mentre si prevedono nuove misure di stimolo, il governo cinese non abbandonerà la sua attenzione sulla produzione industriale. Tuttavia, i tagli ai tassi e l'aumento della spesa pubblica potrebbero non essere sufficienti a evitare una spirale deflazionistica.

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Ah, la Cina, quel bel paese dove la parola d'ordine sembra essere stimolo, come in bagno al mattino. Ma non fatevi illusioni, non è che abbiano scoperto un rimedio miracoloso per risolvere i problemi economici, no. È più come dare un'aspirina a qualcuno che ha bisogno di una trasfusione. Peccato che per loro, il termine stimolo suoni un po' come tappiamo la falla con una gomma da masticare.

Ora, un bel bazooka economico sarebbe spettacolare, no? Ma questi non sono tempi da Rambo dell'economia, amici. Piuttosto, è il momento per gli economisti di sognare un po’ e per i politici di tirare fuori qualche trucco dal cappello. Si parla di qualche spicciolo in più qui e là, giusto per far sembrare che ci sia uno sforzo. Lo chiamano stimolo, ma io lo chiamerei un bel cerottino.

E sapete qual è la parte migliore? La Cina, con la sua economia a due binari, ha sempre avuto un occhio di riguardo per l'export, mentre la domanda interna se ne sta in un angolo, come un parente scomodo che preferisci non invitare a cena. E ora, eccoci qui: improvvisamente, tutti si affannano a riempire quel vuoto. Ma non fatevi ingannare: la speranza è che, se ci sarà una bella guerra commerciale, almeno il settore manifatturiero possa schivare qualche colpo. Ah, le priorità!

Mentre la Cina cerca disperatamente di abbellire la propria economia, penso a quei poveri diavoli che devono gestire l'illusione di una crescita. Taglia di qua, taglia di là, abbassa i tassi, aumenta la spesa... Una danza di numeri e percentuali che non convince nemmeno i più ingenui. E la gente, nel frattempo, stringe i cordoni della borsa, risparmia come se non ci fosse un domani. Forse perché il futuro sembra proprio un po’ cupo.

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Avete mai notato come le grandi manovre economiche spesso si riducono a poco più di uno spettacolo pirotecnico? “Oh, guarda, tagliano i tassi!” - “Wow, aumentano la spesa pubblica!” Ma il finale è sempre lo stesso: un fumo di illusioni che si disperde nell'aria. Il debito aumenta, la fiducia diminuisce e i problemi reali restano lì, a guardarci con aria di sufficienza.

Se volete che i vostri risparmi non diventino carta straccia, forse è il momento di darvi una mossa. Non aspettate che qualcuno faccia la magia per voi, perché la bacchetta magica sta per rompersi. Cercate di capire dove va il vento, investite con cervello e tenetevi informati. Non fidatevi dei profeti del “tutto bene”, perché spesso sono gli stessi che vi hanno messo nei guai. In economia, la verità non è mai bella, ma almeno è sincera.

17 dic 24, 7:35