
Le azioni asiatiche sono cresciute grazie al calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, favorendo l'attrattiva delle azioni. I futures statunitensi ed europei sono aumentati, con i mercati che osservano le mosse della futura amministrazione di Donald Trump. I guadagni nei futures suggeriscono che le azioni americane potrebbero continuare il loro rally.

Oh, le azioni asiatiche finalmente in crescita grazie al calo dei rendimenti USA. Come se fosse una novità. Ogni volta che i rendimenti dei titoli di stato americani flettono un po', sembra che tutti i mercati del mondo tirino un sospiro di sollievo. Ma certo, chi non vorrebbe un po' di aria fresca dopo essere stati sul filo del rasoio per mesi? Gli investitori, sempre in bilico tra l'euforia e il panico, sembrano trovare un raggio di sole in un cielo di tempesta.
Eppure, mentre le azioni asiatiche salgono, ci dicono che il dollaro sta perdendo terreno. Il cosiddetto Trump trade che aveva gonfiato la valuta americana ora sta perdendo colpi. Chissà, forse un po’ di sanità mentale sta tornando nel mondo? O forse siamo solo in una delle solite montagne russe delle valutazioni di mercato. Non è che le azioni asiatiche abbiano trovato un posto magico dove crescere; stanno semplicemente cavalcando l'onda delle notizie americane. Ieri S&P 500 e Nasdaq 100 hanno chiuso positivamente, e come brave copie, le borse asiatiche hanno deciso di seguirne l'esempio.
Però è interessante notare come il mercato cinese faccia di testa sua. E a chi importa delle tendenze globali quando sei la Cina, giusto? Nonostante il mondo festeggi l'apparente tregua nei rendimenti statunitensi, il CSI 300 cinese continua a perdicchiare. Forse perché qualcuno ha il timore che Trump, o chi per lui, voglia aumentare i dazi. Una paura ben fondata, visto che i politici americani sono noti per la loro coerenza e prevedibilità, vero?
Il Giappone, invece, gioca con lo yen come un bambino con un palloncino. Troppo forte, troppo debole, mai perfetto. Se il dollaro-yen si muove troppo, bam!, il Ministero delle Finanze giapponese è pronto a fare il suo spettacolo, perché non c’è nulla di meglio di un po’ di dramma valutario per spezzare la monotonia.
Cazzo! Stavo dimenticando Xiaomi, che dopo aver impressionato tutti con i suoi risultati finanziari, decide di fare un passo indietro. Perché accontentarsi di alzarti quando puoi anche vedere quanto è bello il pavimento?
Infine, non possiamo dimenticare il caro vecchio Bitcoin che continua la sua cavalcata selvaggia verso l'infinito e oltre. Continua a salire, sostenuto da un'ondata di entusiasmo da parte di chi vede in Trump una sorta di messia delle criptovalute. Mentre il petrolio e l'oro, con la loro solita dignità, si muovono in reazione al dollaro e ai mercati.
Vi siete mai chiesti perché quando c'è una buona notizia per le azioni, c'è sempre un “ma” per il resto del mondo? È come se la finanza avesse una sua mente malata che si diverte a giocare con le nostre aspettative. Pensateci: ogni volta che una regione brilla di luce propria, da qualche parte qualcun altro si ritrova al buio. Forse è solo un gioco a somma zero, dove qualcuno deve sempre rimanere con il cerino in mano.
La prossima volta che leggete di mercati in crescita, ricordatevi che dietro ogni numero c'è una storia. Non lasciatevi abbagliare dai titoli e dalle percentuali. Guardate dietro le quinte, cercate la polvere sotto il tappeto. E quando vi parlano di “nuove amministrazioni” e “transizioni”, sappiate che la vera transizione è quella del vostro denaro da un portafoglio all'altro. Mettetevi il casco e tenetevi forte, il giro in giostra continua.