
Le esportazioni cinesi sono cresciute del 12,7% a ottobre, raggiungendo i 309 miliardi di dollari, mentre le importazioni sono calate del 2,3% a 213 miliardi, creando un surplus commerciale di 96 miliardi. Tuttavia, le minacce di tariffe da parte di Donald Trump potrebbero complicare il futuro commerciale della Cina, spingendo il paese a cercare nuovi mercati.

Le esportazioni cinesi schizzano verso l'alto a ottobre, mentre il buon vecchio Trump si diverte a giocare a Monopoli con i dazi. Pare che l'economia cinese abbia ricevuto una spintarella di quelle che nemmeno i più ottimisti si aspettavano. Con un aumento del 12,7% delle esportazioni rispetto all'anno scorso, la Cina ha messo in riga tutti gli economisti da salotto. Nel frattempo, le importazioni son calate del 2,3%, giusto per creare un bel surplus commerciale da 96 miliardi di dollari. Un'altra giornata nella vita del gigante asiatico.
Eh sì, perché mentre i cinesi gonfiano le casse grazie ai loro affari oltreoceano, l'Occidente si gratta la testa e cerca il modo di fermare questo fiume di prodotti a basso costo. Invece di migliorare i propri prodotti, alzano muri tariffari: stile medievale, ma con meno armature e più Excel. Ah, ma noi ci proteggiamo, dicono. Certo, come no. Intanto il mondo si lamenta dei cinesi che fanno concorrenza sleale, colpa di quei prodotti di qualità a prezzi stracciati. E se il signor Trump decide davvero di imporre dazi del 60% sui prodotti cinesi? Beh, buon divertimento a gestire l'apocalisse commerciale.
Ma non è solo l'America a tremare: esportazioni anche in aumento verso l'ASEAN, l'Unione Europea, il Sud Africa e il Brasile. Insomma, la Cina non fa distinzioni: se c'è un mercato da invadere, lo invadono. E per non farsi mancare nulla, le spedizioni verso la Russia sono cresciute quasi del 27%. Mentre Trump gioca a fare il dio dei dazi, la Cina si prepara a trovare nuovi mercati e a vendere agli americani le loro magliette made in China attraverso circuiti talmente intricati che nemmeno Sherlock Holmes ci capirebbe qualcosa.
Sapevate che mentre l'America discute sul protezionismo, la Cina sta silenziosamente cercando altri acquirenti per i suoi prodotti? A quanto pare, il mondo è grande abbastanza per accogliere la merce cinese, anche se qualcuno vorrebbe farci credere il contrario. E non importa quanto si alzino i muri: i cinesi sono sempre pronti con la scala più lunga.
Se volete capire qualcosa in più su come funziona il commercio globale, smettete di leggere le favole tariffarie e iniziate a guardare i numeri reali. Che raccontano di un mercato che non si ferma davanti a un paio di barricate, per quanto alte possano sembrare. E mentre ci siete, magari iniziate a comprare meno roba di plastica: il mondo vi ringrazierà e forse anche il vostro portafoglio.