I mercati asiatici in rialzo dopo la settimana positiva di Wall Street

20 gen 25, 6:43
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Questa mattina le borse asiatiche hanno registrato un rialzo, con l'indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 2,3% dopo che la banca centrale cinese ha mantenuto stabili i tassi di prestito chiave. Anche il Nikkei 225 di Tokyo è salito dell'1,2%. Negli Stati Uniti, gli indici azionari hanno chiuso la loro miglior settimana degli ultimi due mesi, sostenuti da un rapporto positivo sull'inflazione. Il Nasdaq è aumentato dell'1,5% e il Dow Jones dello 0,8%. Le azioni delle principali aziende tecnologiche, note come Magnificent Seven, hanno contribuito a questo rialzo. Nel frattempo, il prezzo del petrolio è rimasto quasi invariato, con il Brent che ha perso 13 centesimi al barile.

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Ecco, un altro giorno, un'altra sfilata di numeri che fanno i salti mortali per convincervi che tutto va a gonfie vele. I mercati asiatici in rialzo dicono, con la stessa enfasi di un venditore di pentole che cerca di piazzare l'ultimo modello. Perché Wall Street ha avuto una buona settimana, quindi, ovviamente, il resto del mondo deve seguire, come un branco di pecore che scodinzola dietro al pastore. Eppure, dietro questo sipario di ottimismo sfrenato, c’è sempre quella piccola voce interiore che ci ricorda che una rondine non fa primavera. Ma chi se ne frega? C’è chi festeggia lo spettacolare salto del 2,3% dell’Hang Seng a Hong Kong, come se la festa fosse già iniziata e noi poveri idioti non avessimo ricevuto l’invito.

Certo, ci dicono che la banca centrale cinese ha mantenuto i tassi di interesse invariati. Un’informazione che, per molti, ha lo stesso peso di sapere che il vicino ha cambiato marca di fertilizzante per il prato. Ma ecco la chicca: un tribunale di Hong Kong dà più tempo al colosso dell’immobiliare Country Garden per non affogare nei suoi debiti. Fantastico, no? Più tempo per tirare avanti e vedere se questa volta riescono a non fare la fine del Titanic.

E mentre Tokyo ride al sole con il Nikkei in crescita dell’1,2%, il dollaro scivola contro lo yen. Forse perché la Banca del Giappone sta pensando di alzare i tassi di interesse? Ovviamente, il vecchio trucco del rialzo dei tassi per tenere alta l'attenzione. Non è che stiamo esagerando, giusto? Lasciamoli giocare ai banchieri centrali con le loro politiche monetarie, mentre noi stiamo a guardare come si sviluppa la prossima puntata di questa soap opera finanziaria.

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Sapete che un aumento delle azioni di aziende come Alphabet e Tesla fa sembrare che il mercato vada alla grande anche se tutto il resto è un disastro? “Basta tirare su le big ed ecco fatto, il gioco è bello che riuscito”. È come mettere una pezza su uno strappo: il problema è sempre lì sotto, ma almeno per un po', nessuno ci fa caso.

Se volete una dritta, lasciate perdere il rumore di fondo. La prossima volta che sentite parlare di rialzi qua e là, chiedetevi: c’è sostanza o solo fumo negli occhi? La vera mossa vincente è capire quando le cose non sono come sembrano. E, soprattutto, se qualcuno cerca di vendervi l'ennesimo miracolo economico, chiedetegli quant'è la provvigione.

20 gen 25, 6:43