Il Senato USA approva l’avanzamento della legge sulle stablecoin

20 mag 25, 6:14
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Il Senato degli Stati Uniti ha approvato con 66 voti favorevoli e 32 contrari il proseguimento dell’iter legislativo per regolamentare le stablecoin, una particolare forma di criptovaluta ancorata a beni reali come il dollaro. La misura, sostenuta dal presidente Donald Trump e da tempo priorità della sua agenda, aveva incontrato ostacoli nelle scorse settimane a causa di divergenze interne ai Democratici, soprattutto per i timori legati ai possibili benefici personali di Trump e della sua famiglia nel settore. L’accordo è stato raggiunto dopo l’introduzione di norme più severe per gli emittenti stranieri e il divieto per le grandi aziende tecnologiche di emettere stablecoin. Il voto finale potrebbe avvenire già questa settimana.

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Regolamentare le stablecoin in America è come mettere il guinzaglio all’amico scemo che vuole attraversare la tangenziale bendato. Adesso il Senato americano - sì, quelli che si perdono nei corridoi del potere come voi quando cercate l’uscita dall’IKEA - ha buttato avanti una legge per mettere un po’ d’ordine in questo circo delle cripto. E tutto solo perché qualcuno ha paura che Trump e i suoi amichetti si facciano la piscina d’oro, mentre il resto del Paese guarda le monete digitali girare come palline da giocoliere.

Non pensate neanche per un secondo che i nostri paladini della democrazia si siano svegliati una mattina dicendo Regoliamo le stablecoin per il bene del popolo!. No, quelli hanno annusato i soldi, le poltrone, e magari pure due favori sottobanco. E sapete che c’è? Hanno ragione loro. Il mercato delle stablecoin in America è arrivato a 250 miliardi: fate due conti, sono più delle vostre scuse per non andare a lavorare di lunedì. Uno pensa che i soldi veri siano nelle banche, ma oggi i soldi veri si fanno con i soldi finti.

Trump, che fino a ieri delle cripto non ne capiva un cazzo (e probabilmente continua a non capirne), oggi predica una nuova età dell’oro digitale. Perché? Perché ha visto l’occasione di ficcarsi dentro anche lui e ingrassare il portafogli, alla faccia di chi ancora pensa che i soldi si facciano lavorando. E ci riesce pure: la sua meme coin ha già portato a casa 320 milioni di commissioni - altro che gratta e vinci del tabaccaio. E se avete ancora dei dubbi, guardate chi ha sganciato i soldi per le elezioni: la cripto ormai si compra pure i voti, non solo le Lamborghini di provincia.

I democratici, che dovrebbero fare opposizione, invece litigano tra loro come comari al mercato. Prima bloccano la legge, poi ci ripensano perché i repubblicani hanno promesso di stringere le chiappe ai player stranieri e di non far entrare i big tech (Meta, Google e compagnia bella) a giocare con la loro moneta. Ci mancava solo Zuckerberg che fa la sua stablecoin e vi chiede di verificare la vostra identità con una foto del culo.

La Warren piange e strepita che la legge non basta, che Trump ci si fa la villa a Miami. E sapete una cosa? Ha ragione anche lei, ma chi se la caga? L’importante, per tutti, è poter dire che stanno difendendo il consumatore. Come no. Difendono il consumatore come il lupo veglia sull’agnello: con la bava alla bocca.

Intanto, se vi state chiedendo cosa sia una stablecoin, sappiate solo che sono monete digitali che dovrebbero valere quanto un dollaro vero. Dico dovrebbero, perché qui tra algoritmi, riserve e promesse, ci credono solo quelli che pensano ancora che le cripto siano la via del riscatto sociale. Servono per non farsi triturare dalla volatilità delle cripto classiche: È come scegliere di ubriacarsi con la birra invece che con la grappa: ti sembra più sicuro, ma alla fine ti ritrovi a pisciare comunque controvento.

Il vero punto è che la regolamentazione è tardiva, maldestra e parziale. Ma almeno, in America, si accorgono che il mondo va avanti. Qui, da noi, stiamo ancora a discutere se il bitcoin sia una truffa o la salvezza. Ridicoli.

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Volete sapere chi ci guadagna davvero? Non sono i piccoli investitori che sperano di fare il colpaccio. Quelli, al massimo, si portano a casa una lezione di vita e una mail di phishing. I veri vincitori sono le balene, le piattaforme, i politici coi portafogli gonfi e i consulenti che vendono aria fritta. “Se siete ancora convinti che la cripto sia democratizzazione della ricchezza, fatevi vedere: vi serve un medico bravo, non un consulente finanziario”.

Se proprio volete giocare con le stablecoin, almeno leggetevi le regole del gioco e imparate che in questo casinò digitale il banco vince sempre. Fidatevi solo della vostra ignoranza, che è l’unico bene che non vi possono rubare. E la prossima volta che un politico vi promette regole chiare per il vostro bene, fatevi una risata e stringete forte il portafoglio. “In ogni Paese, più regolano e più vi inculano”.

20 mag 25, 6:14