
La scorsa settimana, l'S&P 500 ha registrato la sua migliore performance dal novembre scorso, grazie a un'inflazione inferiore alle aspettative che ha ridotto le preoccupazioni su possibili aumenti dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve nel 2025. L'S&P 500 è salito di oltre il 3%, il Nasdaq Composite di oltre il 2,6% e il Dow Jones Industrial Average ha guidato i guadagni con un aumento di quasi il 4%. L'attenzione degli investitori si concentra ora sull'insediamento di Donald Trump, con attese sui suoi piani tariffari e fiscali. Questa settimana, 43 aziende dell'S&P 500 pubblicheranno i risultati trimestrali, tra cui Netflix e Johnson & Johnson.

L'S&P 500 ha fatto una performance eccezionale, eh? Quasi come quando il vostro vicino di casa si vanta di aver imbiancato la facciata da solo, ma poi si scopre che ha pagato un imbianchino di nascosto. Queste notizie sulle borse sembrano sempre volerci far credere che siamo al centro di un'opera d'arte incredibile, mentre in realtà siamo su una giostra di provincia.
Ma veniamo al punto: la magia è stata innescata da un dato sull'inflazione che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a chi si preoccupava delle mosse della Fed. Tutto qui? Un po' di aria fresca ed ecco che tutto diventa rose e fiori. E nel frattempo, Trump è lì a godersi lo spettacolo, pronto a prendersi il merito di questa danza sulle montagne russe.
E poi ci sono i soliti sospetti: Dow Jones, Nasdaq, e una parata di aziende che stanno per sfornare i loro risultati trimestrali. Netflix, United Airlines, Johnson & Johnson, come il trio delle meraviglie che ci salva la giornata. Ma ricordate, la festa potrebbe finire presto visto che l'economia globale non è proprio una storia da libro delle favole.
Avete mai notato che i mercati reagiscono come un adolescente col primo amore? Un po' di attenzioni, un piccolo segno positivo e via, in estasi totale! Ma basta un piccolo intoppo, un'inflazione un po' più alta, e sono subito in crisi esistenziale.
Se volete sopravvivere a questo circo impazzito, fate come con la dieta: moderazione. Non innamoratevi troppo di questi numeri, perché domani potrebbero diventare il vostro peggior incubo. E soprattutto, ricordate: fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, quando si tratta di previsioni e promesse di politici e mercati.