La Cina sta affrontando una stretta monetaria, nonostante l'infusione di liquidità della Banca Popolare Cinese

16 gen 25, 6:39
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La Cina sta affrontando una stretta monetaria, nonostante l'infusione di liquidità della Banca Popolare Cinese, che ha iniettato 336,4 miliardi di yuan nel sistema bancario. L'obiettivo era compensare l'impatto della scadenza dei prestiti a medio termine e la domanda di liquidità prima delle festività del Capodanno Lunare, che inizieranno il 28 gennaio. Tuttavia, il tasso medio ponderato delle operazioni di riacquisto a sette giorni è salito al 2,32%, il livello più alto da ottobre 2023, segnalando difficoltà nel mercato monetario. Alcune operazioni sono fallite e si è registrato un ritardo nella chiusura del sistema di compensazione. Le pressioni sullo yuan e sui rendimenti obbligazionari complicano ulteriormente la situazione.

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Ancora la Cina, quel gigantesco drago economico che continua a fare le sue piroette sul palcoscenico mondiale, ma stavolta sembra che il ballerino stia perdendo il ritmo. I nostri amici di Pechino, sempre pronti a tirar fuori dal cilindro miliardi come se fossero caramelle, si trovano alle prese con un piccolo problema di liquidità. Avete presente quando durante le feste di Natale vi ritrovate con il portafoglio vuoto e un carrello pieno? Ecco, più o meno è quello che sta succedendo da quelle parti.

Hanno buttato dentro 336,4 miliardi di yuan nel sistema bancario, perché, sapete, i rubinetti del denaro non devono mai smettere di gocciolare, specialmente con il Capodanno Lunare alle porte. Ma, sorpresa sorpresa, la domanda di soldi è schizzata alle stelle, e ora il tasso medio ponderato delle transazioni di pronti contro termine è balzato al 2,32%, il più alto da ottobre 2023. Che succede, Pechino? Non è che state perdendo il controllo del vostro giochino finanziario?

E adesso, eccoci con i grandi maghi dell’economia che si mettono a fare i conti con lo yuan sotto pressione, i rendimenti dei titoli di Stato in subbuglio e, perché no, anche il fantasma di una guerra commerciale all'orizzonte. Certo, una bella festa, vero? Le autorità potrebbero voler essere caute nel liberare troppa liquidità, non sia mai che il loro yuan si faccia un bagnetto nel mare aperto dei capitali internazionali. Ah, la bellezza di cercare di tenere tutto in equilibrio su una corda tesa, mentre il mondo guarda e sghignazza.

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Vi siete mai chiesti perché in Cina si continua a fare questo ballo della pioggia monetaria? Beh, è come quando si gioca a nascondino con il proprio sistema finanziario: si tira un po', si allenta un po', sperando che tutto non vada a gambe all'aria. È un gioco rischioso, ma con un'economia così grande, chi non avrebbe il fegato di provarci?

Se mai vi trovate al timone di una gigantesca economia come quella cinese, ricordatevi di non esagerare con le iniezioni di liquidità come fossero zucchero filato. Un po' di rigore ogni tanto non guasta, tanto per evitare che il vostro tasso di interesse non decida di salire su una giostra da cui non vuole più scendere. E, per amore del cielo, tenete d'occhio i mercati: sono come gatti, amano fare ciò che vogliono quando meno ve lo aspettate.

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