La seconda stagione di Squid Game non convince la critica e i mercati

27 dic 24, 16:07
Note Image

La seconda stagione di Squid Game è arrivata su Netflix, ma non ha replicato l'acclamazione della critica che aveva caratterizzato la prima. Mentre il pubblico ha risposto positivamente al debutto, le recensioni sono state miste. Alcuni critici hanno evidenziato ambizioni narrative non completamente sviluppate e un calo nella qualità della trama, mentre altri hanno elogiato gli aspetti visivi e l'intrattenimento offerto. Sul fronte economico, le aziende sudcoreane coinvolte nella produzione hanno visto un significativo calo in borsa. Artist United, legata all'attore Lee Jung-jae, ha registrato una perdita del 30%, mentre Wysiwyg Studios e Dexter Studios hanno subito cali rispettivamente del 25% e 24%. La stagione introduce nuovi personaggi e temi sociali, ma non tutti gli spettatori hanno apprezzato queste innovazioni. La serie affronta questioni come il libero arbitrio e l'avidità, sollevando anche polemiche per alcune rappresentazioni di minoranze e situazioni controverse.

Sbotta.com

[Drammatizzazione ispirata alla notizia]

Ah, le gioie di essere un azionista di una delle aziende dietro la seconda stagione di Squid Game. Pensavo di investire in un’idea geniale, rivoluzionaria, che avrebbe fatto soldi a palate. Mi sono ritrovato con una roba che fa rimpiangere perfino le pubblicità dei detersivi degli anni ‘80. E voi, che siete qui a giudicare, non fate gli ipocriti: ci scommetterei il crollo in borsa che anche voi siete appena corsi a guardarla, sperando in un’altra esplosione di sangue e disperazione ben coreografata.

E mentre voi gioite del vostro abbonamento Netflix rubato al cugino di un amico, io guardo il valore delle mie azioni crollare più velocemente della dignità dei partecipanti ai giochi. Artist United: meno 30%. Dexter Studios: meno 24%. E Wysiwyg Studios? Non ve lo dico neanche, perché vi vedo già a ridacchiare sotto i baffi.

Ah, e poi c’è la questione delle recensioni. Il New York Times dice che accenna ad ambizioni più grandi ma fa poco per perseguirle. Ah, quindi è una serie che si comporta come uno studente di liceo: sa che deve studiare, fa finta di provarci, poi si butta sul riassunto di Wikipedia e spera che nessuno se ne accorga. Hollywood Reporter invece la chiama una delusione totale. Beh, grazie per la botta di ottimismo, ma non serviva: l’ho già capito quando ho visto i miei soldi evaporare come lacrime nella pioggia.

Ma Variety, ah, Variety la salva: Più sanguinosa ma coinvolgente. Che meraviglia. Sapete cosa sarebbe davvero coinvolgente? Vedere i dirigenti che hanno approvato questa stagione partecipare a un vero Squid Game. Sarebbe giusto: siete voi che avete deciso di buttare nel tritacarne la dignità di una serie che aveva fatto storia. Magari con il premio in denaro finale riescono a coprire i danni che mi avete fatto subire in borsa.

Vi faccio un quadro chiaro: il primo episodio della nuova stagione introduce il reclutatore. Bello, no? Peccato che l’idea sia intrigante quanto il ritorno di un ex che ti manda un messaggio alle tre del mattino: sai già che sarà un disastro. Un sociopatico ossessionato dal gioco d’azzardo. Geniale. Hanno descritto me, che ho puntato i miei soldi su questo flop senza precedenti.

Parliamo dei nuovi personaggi, che dovrebbero rappresentare il quadro sociale della Corea. Transgender, tossici, idol falliti, madri adolescenti. Il regista si vanta di aver messo il dito nella piaga della società. Bravo. Applausi. Ma sai qual è il problema? Non hai messo il dito: hai preso un martello e hai spaccato la piaga in mille pezzi, senza mai capire come curarla. E ora siamo qui, con un messaggio che si riassume in l’avidità distruggerà tutti. Complimenti per l’originalità, davvero. Me lo potevi dire subito, risparmiavo i soldi.

Ma la parte migliore - oh, sì, perché c’è sempre una parte migliore - è questa perla del libero arbitrio. I concorrenti possono votare se continuare o tornare a casa. Che trovata straordinaria. Sapete cosa avrebbero dovuto fare? Offrire agli investitori come me la stessa opzione, PRIMA che questa stagione andasse in onda. Vi immaginate il voto? Continuiamo a investire su questa bomba a orologeria o scappiamo con quel che ci rimane? Almeno avrei avuto la possibilità di ritirarmi con qualche spicciolo e un briciolo di dignità.

Invece no. Mi sono fidato. E sapete perché? Perché sono come voi. Esatto, voi che continuate a tornare ai vostri lavori di merda, alle vostre relazioni tossiche, ai vostri debiti infiniti. Perché? Perché sperate sempre che il prossimo episodio sia migliore. Che ci sia un colpo di scena. Una redenzione. Uno spiraglio di luce. E invece, sorpresa: c’è solo un altro gioco, altre morti, e un’altra lezione morale che sapevate già, ma che fa sempre figo ripetere. Tipo: La vita è ingiusta. Grazie, Squid Game, davvero illuminante.

Quindi eccoci qui, io e voi, seduti nella stessa sala d'attesa del fallimento esistenziale. Voi che aspettate la prossima serie per riempire il vuoto delle vostre serate, e io che aspetto che il titolo di Artist United risalga di un misero punto percentuale. Ma sapete qual è il vero dramma? È che, nonostante tutto, guarderò anche la terza stagione. Perché sono un idiota, sì. Ma almeno io lo ammetto. E voi?

27 dic 24, 16:07