Le azioni cinesi guidano il rialzo dei mercati asiatici

14 gen 25, 7:55
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Le azioni cinesi hanno guidato i mercati asiatici al rialzo mentre il dollaro si è indebolito a seguito delle discussioni tra i membri del team economico del presidente eletto Donald Trump su un approccio graduale all'aumento delle tariffe. L'indice del dollaro è sceso per la prima volta in sei giorni, con la valuta neozelandese che ha guidato i guadagni tra i suoi pari del Gruppo dei 10. Le azioni in Cina e Hong Kong sono aumentate, così come quelle a Sydney e Taiwan. I future statunitensi sono saliti nella notte, estendendo i leggeri guadagni dello S&P 500 di lunedì. La possibilità di tariffe statunitensi implementate gradualmente sta generando ottimismo, poiché potrebbe allentare le preoccupazioni sull'inflazione e ridurre i rendimenti del Tesoro.

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Benvenuti nell’inferno del martedì mattina, il giorno che ha meno senso dell’intera settimana. Sì, perché almeno il lunedì ha una scusa: ti ricorda che il weekend è finito. Ma il martedì? Un limbo inutile. Come l’insalata a Natale: nessuno l’ha chiesta, ma è lì, e ti tocca.

Allora, stamattina abbiamo la Cina che si sveglia felice perché le loro borse sono salite. Che novità, eh? Oh, le azioni cinesi sono in rialzo! Tipo, chi se ne frega? A meno che tu non sia uno di quei geni che investono i risparmi di una vita in criptovalute a caso, tutto questo per te è come il meteo su Marte. Interessante, ma inutile.

Ah, e parlando di criptovalute: Bitcoin a 95 mila dollari. Novantacinquemila. Ora, immagina spiegare ai tuoi figli che non puoi permetterti una casa perché hai comprato una moneta che nemmeno puoi tenere in tasca. Ma è digitale, eh, quindi vale di più. Certo, come i followers di Instagram: tanti, ma poi pagare l’affitto è un’altra storia.

Poi c’è l’America, dove si discute di tariffe doganali graduali. Graduali! Trump che parla di gradualità è come se un leone decidesse di diventare vegano. 'Signori, niente zebra oggi, solo tofu.' Stanno cercando di addolcire la pillola ai mercati asiatici, come se fossero bambini che non vogliono prendere la medicina. Il risultato? Inflazione, rendimenti dei titoli di Stato giapponesi in crescita e il solito caos. Ma tranquilli, l’economia è resiliente. Come no, proprio come il tuo cavo del telefono che si rompe sempre nello stesso punto.

E il Giappone? Dopo aver dormito per decenni sul loro tasso d’interesse a zero, adesso si svegliano e parlano di rialzi. Il vicegovernatore della Banca del Giappone, Himino, ha detto che potrebbero aumentare i tassi. Ah, potrebbe. Tipo la tua ex che dice: Forse possiamo rimanere amici. Spoiler: no, non succederà.

Passiamo all’Europa, dove le borse salgono perché, evidentemente, siamo tutti dei masochisti. Ma non illudiamoci troppo: appena esce una notizia sulla BCE o sull’inflazione, crolleranno di nuovo. È un ciclo continuo, come i tuoi buoni propositi per la palestra: durano un giorno, massimo due.

E il petrolio? È sceso dello 0,5%. Wow, che tragedia. La vera notizia è che ancora usiamo il petrolio. Elon Musk sta lanciando razzi nello spazio e noi qui a preoccuparci se il greggio scende di mezzo punto. È come lamentarsi della benzina quando guidi una Panda del 2003: accettalo, la macchina beve più di te al matrimonio di tuo cugino.

E per finire, l’oro è in rialzo. Ah, l’oro, il rifugio sicuro di chi non sa cosa fare con i propri soldi. Non mi fido delle azioni, non mi fido delle cripto, ma ehi, compriamo un lingotto. Fantastico, ora sei ricco… finché non devi scambiarlo per qualcosa di utile, tipo un panino.

Buona giornata a tutti, o almeno provateci. Ricordate: il mondo è un casino, ma tanto voi avete appena finito il caffè. Adesso, andate là fuori e cercate di non fare danni. O almeno non troppi

14 gen 25, 7:55