Le promesse elettorali di Trump potrebbero aumentare il debito pubblico di 7,75 trilioni di dollari.

15 nov 24, 13:33
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Donald Trump, rieletto presidente, prevede di aumentare il debito pubblico degli Stati Uniti di 7,75 trilioni di dollari con le sue promesse elettorali. Gli investitori sono preoccupati per le conseguenze future, anche se il problema non è imminente. Secondo Rick Rieder di BlackRock, il debito potrebbe diventare una questione critica entro il 2025 o il 2026 se non affrontato.

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Le promesse elettorali: quei bei fogli di carta pieni di parole che vengono usati per incartare il pesce il giorno dopo le elezioni. Trump, con il suo bel capello scompigliato e il sorriso smagliante, ci ha ipnotizzato ancora una volta con la speranza di un futuro radioso e, naturalmente, di un portafoglio ancora più gonfio. E che ci vuole? Solo 7,75 trilioni di dollari in più di debito pubblico. Una cifra così piccola che ci si potrebbe quasi comprare un caffè... e poi dichiarare bancarotta.

Diciamocelo, l’idea che il debito pubblico non sia un problema di oggi è una di quelle perle di saggezza che ti fanno desiderare di prendere a testate il muro. Certo, lasciamo che il debito cresca come un’alga velenosa in uno stagno, mentre tutti noi stiamo qui a fissarlo con gli occhi sgranati e la bocca aperta, aspettando che ci sommerga. È un po’ come quel detto popolare: Quando il fiume è in piena, è il momento giusto per costruire un castello di sabbia. O forse no?

I mercati, ovviamente, si comportano come un branco di gatti: distratti, lunatici, pronti a scappare al primo segnale di pericolo. Ma certo, dai, il debito è un problema per il futuro. Puff! Scomparirà come per magia, magari con un incantesimo segreto di qualche stregone dell’economia. O forse dobbiamo solo aspettare che l’ennesima generazione si trovi a pagare per la nostra cronica incapacità di fare i conti con la realtà. Ma chi siamo noi per preoccuparci? Dopotutto, non siamo altro che comparse in questa tragicommedia dell’assurdo.

💡

Sapevate che il debito degli Stati Uniti non ha mai visto un surplus dal tempo dei dinosauri Clintoniani? Già, è stato solo un breve periodo tra la fine dell'era Clinton e l'inizio della dinastia Bush. Forse le oasi di bilancio esistono solo nei libri di fiabe economiche. Abbiamo preferito il modello “la camicia meno sporca”, ignorando che alla fine puzza comunque.

Se volete un consiglio, provate a investire in qualcosa di più solido e affidabile, tipo... pomodori. Almeno quelli, se tutto va a rotoli, potete mangiarli. E se proprio dovete leggere le promesse elettorali, fatevi un favore: usatele per accendere il caminetto. Almeno lì, producono un po’ di calore.

15 nov 24, 13:33