Le restrizioni commerciali colpiscono ASML

4 nov 24, 19:31
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ASML, azienda olandese leader nella produzione di macchinari per chip, sta affrontando difficoltà a causa delle restrizioni commerciali imposte dagli Stati Uniti verso la Cina. Queste misure stanno influenzando negativamente le vendite e il valore delle azioni di ASML, con il rischio di perdere una significativa quota di mercato in Cina. La situazione potrebbe compromettere le relazioni tra Paesi Bassi e Cina.

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ASML? Un colosso che si trova tra l'incudine e il martello, ossia tra USA e Cina. È come guardare un film dove il protagonista è costretto a scegliere tra due mali: da una parte l'amico americano che gli dice cosa può o non può fare, dall'altra 'il cliente' cinese, che minaccia di girare i tacchi e andarsene per sempre. Che bel teatrino, eh? Chi produce i macchinari più avanzati per la fabbricazione di chip al mondo? Loro, gli olandesi di ASML. Ma attenzione: un colosso con i piedi d'argilla, a quanto pare. Basta un bisticcio geopolitico per far crollare le azioni del 16% in un batter d'occhio. E poi ci dicono che la borsa è un rito sacro della razionalità economica... 'Sì, certo, come no.'

Ora, perché ce la prendiamo tanto con questi poveri olandesi? Beh, perché il governo olandese ha deciso di giocare a fare il maggiordomo degli USA, rallentando licenze, chiudendo rubinetti e dicendo 'sì, padrone' a ogni richiesta di Washington. Avete presente quel gioco stupido in cui un tizio si tira una martellata sui piedi ogni volta che il capo lo guarda male? Ecco, più o meno la stessa cosa. 'Ma per favore, l'orgoglio nazionale dove lo mettiamo?'

E nel frattempo, dall'altra parte del mondo, la Cina non sta certo a guardare. Sono lì, con le mani nei capelli e il portafoglio aperto, pronti a inondare il loro settore di semiconduttori con miliardi di dollari. E ASML? Beh, rischia di perdere un cliente gigantesco e tutto il mercato che ne consegue. Ma sì, meglio ascoltare il padrone che pagare le bollette.

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Il guinzaglio che ASML si è messo da solo. I famosi 'kill switches', ovvero interruttori di autodistruzione inseriti nei loro macchinari per evitare che cadano in mani 'sbagliate', tipo cinesi. Siamo ai livelli del film di spionaggio: 'Chiudi gli occhi, premi il pulsante, e puff! il tuo prezioso macchinario diventa un costoso fermacarte.' E la paranoia dilaga, come se la Cina potesse invadere Taipei e portarsi a casa un EUV su un carrellino.

Cari amici della ASML, che ne dite di una bella terapia di gruppo? Magari seduti in cerchio con una tazza di tè, tutti insieme a discutere su come smettere di essere il burattino di qualcuno. E se proprio non potete resistere alla tentazione di ascoltare gli americani, provate almeno a non fare harakiri sul mercato cinese. O rischiate di finire a fare i camerieri nei vostri stessi stabilimenti.

4 nov 24, 19:31