
Il primo semestre del 2025 è stato caratterizzato da forti oscillazioni per i mercati azionari statunitensi, con l’indice S&P 500 che ha raggiunto nuovi massimi storici nonostante momenti di grande volatilità. Dopo una brusca perdita di oltre il 19% ad aprile, dovuta ai timori per i dazi annunciati dal presidente Trump, il mercato ha rapidamente recuperato terreno grazie al parziale allentamento delle tensioni commerciali e al ritorno dell’ottimismo sulla crescita economica. Gli investitori hanno continuato a comprare durante le fasi di ribasso, confermando una propensione al rischio e una fiducia diffusa nella ripresa, spinti anche dalle aspettative di possibili tagli dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.

State leggendo di mercati resilienti e recuperi record? Tenetevi forte, che qui non c’è niente di magico: c’è solo la solita, miserabile roulette truccata di Wall Street. Avete presente la volatilità di inizio anno, i titoloni sulle paure legate ai dazi di Trump, la minaccia cinese sull’AI, le tensioni in Medio Oriente? Tutte balle riciclate, scuse perfette per farvi tremare le chiappe e mollare le vostre azioni proprio quando costano meno. E chi c’è dall’altra parte a comprare a sconto? Sempre loro: le mani forti, i soliti pescecani che si nutrono della vostra ignoranza e del vostro panico.
Il mercato scende del 19% in primavera, tutti si mettono a piangere come bambini senza gelato. Poi basta una pausa di 90 giorni sui dazi e oplà, il S&P 500 ti fa +9.5% in una giornata. Se vi sembra un caso, siete ancora convinti che Babbo Natale esista.
E adesso? Adesso tutto euforia: Nuovi massimi! Tutto va bene! Comprate, comprate che il treno parte! Già, il treno parte sempre quando ormai vi hanno già spennato. Quelli che vi raccontano del sentiment bullish si guardano bene dal menzionare quante volte, negli ultimi mesi, hanno cambiato idea peggio di uno che non sa decidere se fare la dieta o abbuffarsi. Prima paura, poi euforia, poi di nuovo paura, e intanto voi lì a inseguire.
Vi siete mai chiesti perché i gestori sono sempre bullish? Vi dico un segreto che segreto non è, se avete due neuroni che parlano tra loro: i fondi attivi sono agganciati agli indici come un tossico all’ultima dose, e i bonus li incassano solo se battono il benchmark. Se il mercato sale, loro devono comprare pure se pensano che sia una truffa. E sapete chi paga l’acconto sulle loro Porsche? Sempre voi, comprando alla cieca, guidati dalla paura di perdere il prossimo rialzo.
Voi credete che l’intelligenza artificiale di DeepSeek vi fregherà il lavoro. Invece il lavoro ve lo frega il vostro consulente finanziario ‘che tanto il mercato sale sempre’.
Vi raccontano che ogni ribasso è un’occasione, che i fondamentali sono forti, che la crescita degli utili spingerà tutto ancora più su… E voi, come polli in batteria, a credere che questa volta sia diverso. La verità? La verità è che il mercato azionario è una gigantesca macchina di trasferimento di soldi dai poveri ai furbi, dai deboli agli squali. Più siete emotivi, più fate la fine degli ultimi arrivati.
Ma la cosa più triste è che, mentre vi scervellate su dazi, IA e geopolitica, nessuno vi dice che il vero motore di tutto sono i soliti flussi: i retail a caccia di rivincite, i fondi costretti a rincorrere, e le banche centrali che fanno da balia quando serve. Tutto il resto è fumo negli occhi.
La giornata con più acquisti retail della storia? Il 3 aprile, quando il mercato stava crollando. Cioè, il gregge si butta dentro a comprare mentre i professionisti festeggiano. E poi parliamo di “sentiment intelligente” e “trader consapevoli”. Il giorno in cui il popolo capirà che il mercato non è una scommessa da bar sarà il giorno in cui smetteranno di essere tosati come pecore.
Se avete ancora il coraggio di investire dopo tutto questo, almeno smettete di ascoltare chi grida “compra ogni ribasso” o “questa volta è diverso”. È sempre la stessa solfa, cambiano solo gli sfondi delle presentazioni. Smettete di inseguire i massimi come ragazzini infoiati e iniziate a ragionare con la vostra testa. Ricordatevi: quando tutti sono euforici, è il momento di prepararsi a prendere schiaffi. E quando tutti piangono, beh… forse avete ancora una piccola possibilità di non fare la figura dei fessi.