
Il blocco commerciale sudamericano Mercosur sta cercando di accelerare le negoziazioni per nuovi accordi di libero scambio dopo aver concluso un accordo con l'Unione Europea. L'attenzione è rivolta a potenziali intese con l'Associazione Europea di Libero Scambio e gli Emirati Arabi Uniti. Anche Singapore ha raggiunto un accordo con Mercosur quest'anno, in attesa di ratifica. L'Uruguay e il Paraguay, insieme a Brasile e Argentina, sono membri fondatori di Mercosur, con la Bolivia che si è unita di recente. La Norvegia ha espresso interesse a concludere un accordo entro il 2025. Inoltre, il blocco sta esplorando opportunità di commercio con paesi come il Canada, la Corea del Sud e il Vietnam.

Ecco qua, il Mercosur. Un club di paesi sudamericani che, dopo aver passato anni a guardarsi l'ombelico, ha deciso di svegliarsi e giocare nel grande circo dei mercati globali. Oh sì, perché adesso vogliono concludere accordi commerciali a destra e manca, come se fosse una svendita di fine stagione. Ma non vi fate ingannare dalle apparenze: non è che si siano improvvisamente illuminati sulla via di Damasco. I cari vecchi Stati Uniti hanno minacciato nuovi dazi, e questi sono corsi ai ripari come topi in una nave che affonda. Diversificare le esportazioni, dicono. Tradotto: Non vogliamo rimanere in mutande quando l'America decide di chiudere i rubinetti.
E tra questi accordi spuntano nomi come la Norvegia, che brama un'intesa con il Mercosur come un bambino davanti a un negozio di caramelle, e gli Emirati Arabi, che immaginano un bel flusso di petroldollari verso il Sud America. Certo, perché tutti si divertono a fare i furbi quando c'è puzza di soldi. Intanto, in un angolino, il Canada si lamenta che è troppo impegnato a trattare con Trump per preoccuparsi del Mercosur. D'altronde, chi non si distrarrebbe dal trattare con un gruppo di paesi che si trascinano con una lentezza che fa sembrare le lumache dei centometristi?
E poi c'è il Messico, che si guarda intorno e pensa: Forse è meglio se facciamo amicizia con i vicini sudamericani, non si sa mai. Anche loro vogliono un posto nella nuova giostra commerciale. Ma mentre tutti si affannano a mettere le mani su nuovi mercati, c'è un piccolo dettaglio: le divisioni interne del Mercosur sono sempre state il suo tallone d'Achille. E qualcuno davvero crede che questi paesi, che spesso litigano come vecchie comari, possano improvvisamente mettersi d'accordo e far funzionare tutto alla perfezione?
Nonostante le grandi ambizioni, l'unica cosa che il Mercosur ha sempre dimostrato di saper fare bene è litigare tra i suoi membri. Chissà se stavolta riusciranno a dimostrare il contrario o se ci delizieranno con l'ennesima telenovela diplomatica.
Se volete investire nei paesi del Mercosur, tenete a portata di mano un buon stock di pazienza e magari una sedia comoda. Potrebbe volerci un po' prima che queste favolose trattative producano risultati concreti. Nel frattempo, preparatevi a uno spettacolo di giochi politici che nemmeno i migliori sceneggiatori di fiction potrebbero inventare.