
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che una prima serie di dazi su Canada, Messico e Cina inizierà domani, come previsto dalla sua scadenza autoimposta. Tuttavia, ha suggerito che alcuni dazi su petrolio e gas potrebbero essere limitati. Trump ha dichiarato che non cerca concessioni e che nulla può essere fatto da Cina, Messico e Canada per evitare questa ondata di dazi. Ha anche indicato che i dazi sul petrolio saranno probabilmente ridotti al 10%, con la possibilità di ulteriori dazi a partire dal 18 febbraio. Trump ha minimizzato le preoccupazioni sull'impatto di questi dazi sul mercato, sostenendo che i dazi hanno una cattiva reputazione immeritata.

I dazi. Qualcuno potrebbe dire che sono la risposta a tutte le domande che nessuno si è mai posto. E ora Trump, con il suo solito savoir-faire da elefante in un negozio di cristalli, ha deciso di imporre nuove tariffe su Canada, Messico e Cina. Forse gli americani avevano bisogno di una nuova scusa per lamentarsi del prezzo del caffè al supermercato.
Stiamo cercando di far diventare costosa anche l'aria che respirate? potrebbe essere il nuovo slogan della sua amministrazione. Ma aspettate un attimo: ha detto che i dazi sul petrolio scenderanno probabilmente al 10%. Ah, la parola probabilmente. Una delle parole più ambigue del dizionario. Vuol dire tutto e niente.
E mentre si diverte a lanciare bombe commerciali qua e là, non si preoccupa minimamente della reazione del mercato. Forse perché ha capito che i mercati fanno quello che vogliono, un po' come un gatto grasso che si stiracchia sul divano mentre tutti si lamentano di lui.
Parliamo delle sue intenzioni con l'Unione Europea: sembra che voglia mettere dazi su tutto ciò che si muove, incluso il settore dei semiconduttori. Prima o poi metteremo dazi sui chip, ha detto. Certo, perché se c'è una cosa di cui il mondo ha bisogno è una bella crisi dei semiconduttori, giusto per rendere i computer ancora più cari di un'auto d'epoca.
Poi c'è la confusione di Canada e Messico. Ma chi non sarebbe confuso? Trump ha tirato in ballo migrazione e droghe illegali come motivazione. Quindi, se non vuoi dazi, basta bloccare le frontiere e fermare il traffico di droga. Semplice, no? Una logica più intricata di un labirinto.
Sapete che secondo Trump il dazio è “la parola più bella del dizionario”? Forse ha bisogno di un nuovo dizionario. Uno dove parole come “equilibrio”, “collaborazione” e “lungimiranza” non siano state strappate via per fare spazio a “confusione”, “costi” e “catastrofi”.
Se siete imprenditori, forse è il momento di considerare una carriera alternativa. Tipo negozi di scarpe da corsa: visto il panorama economico, molta gente potrebbe voler scappare a gambe levate. E se proprio insistete a restare nel commercio, preparatevi: avrete bisogno di una buona scorta di camomilla per affrontare i futuri mal di testa.