Trump minaccia nuovi dazi su Canada, Messico e Cina

26 nov 24, 8:23
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Il presidente eletto Donald Trump ha annunciato l'intenzione di imporre forti dazi sui principali partner commerciali degli Stati Uniti: Canada, Messico e Cina. Trump ha dichiarato che il 20 gennaio 2025, come primo ordine esecutivo, firmerà i documenti necessari per applicare un dazio del 25% su tutte le importazioni da Canada e Messico fino a quando non saranno adottate misure più severe contro droga e migranti. Inoltre, ha previsto un dazio aggiuntivo del 10% su tutte le importazioni dalla Cina. Questa mossa potrebbe violare l'accordo commerciale USMCA, firmato nel 2020. La reazione dei mercati è stata immediata: il dollaro è salito, mentre i mercati azionari asiatici ed europei sono scesi.

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Trump e i dazi, un binomio tanto prevedibile quanto insopportabile. Ma cos'è tutta questa farsa dei dazi contro Canada, Messico e Cina? Una mossa di genio o l'ennesimo colpo di teatro per rabbonire i suoi fan più accaniti? Fare fuoco con la legna dei vicini, lo chiamerebbero i saggi delle nostre campagne. Insomma, perché prendersi il disturbo di risolvere i problemi interni quando puoi semplicemente puntare il dito e accusare qualcun altro?

Sparare percentuali di dazi al 25% o addirittura al 200% per le auto, è come promettere la luna quando non riusciamo nemmeno a salire su un albero. E nel frattempo, i mercati finanziari impazziscono, le borse oscillano come su un ottovolante, e le economie di mezzo mondo tremano. Ma chi se ne frega, giusto? Tanto i grandi giochi politici si fanno sempre sulla pelle degli altri.

E poi, il Messico e il Canada. Buoni vicini di casa, no? Ma certo, anche il cane del vicino ti sta simpatico fino a quando non comincia a fare i suoi bisogni sul tuo prato. Come se mettere i bastoni tra le ruote ai nostri partner commerciali principali fosse la soluzione magica che ci risolverà problemi di droga e immigrazione. Che poi, vogliamo parlare della genialata di minacciare la Cina? Ah, il classico confronto Davide contro Golia, ma spoiler: Davide questa volta non ha una fionda.

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Avete mai pensato a come mai i politici adorano i dazi? Sono come quelle medicine amare che promettono di farti guarire, ma che ti lasciano solo con il sapore amaro in bocca. Una mossa populista da manuale, un colpo di scena per distogliere l'attenzione dai veri problemi. In sostanza, i dazi sono il miglior amico di chi non sa più che pesci prendere.

Se siete tra quelli che ancora credono che le barriere commerciali possano salvare l'economia, forse è ora di svegliarsi. Magari, insegnare alla gente a usare il cervello invece dei paraocchi sarebbe un buon inizio. E per chi tira i fili lassù, ecco un'idea: lavorare su politiche economiche che non siano basate sulla paura e sulle minacce. Perché alla fine, i dazi non fanno altro che farci girare in tondo mentre il mondo va avanti.

26 nov 24, 8:23