Trump ritira i dazi, settimana di mercati in crescita.

25 gen 25, 9:11
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Il presidente Donald Trump ha sorpreso i mercati questa settimana ritirando il piano di imporre pesanti dazi sulle importazioni, portando le azioni a nuovi record mentre le preoccupazioni sulla politica commerciale si attenuano. Questo cambiamento rappresenta una svolta significativa nella narrativa del mercato, che temeva l'impatto inflazionistico dei dazi. Dall'inaugurazione, quando Trump ha promesso che i dazi avrebbero portato enormi quantità di denaro negli Stati Uniti, le azioni sono aumentate costantemente. L'indice S&P 500 ha raggiunto un massimo storico giovedì, mentre gli investitori si concentrano su un'agenda di crescita economica. Le azioni esecutive di Trump hanno spostato l'attenzione del mercato verso una crescita più elevata, con un rinnovato ottimismo per il futuro economico.

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Trump ritira i dazi e i mercati festeggiano. E giù tutti a stappare champagne e a fare brindisi come se avessero appena vinto un terno al lotto. Ma, aspettate un attimo: non erano gli stessi mercati che tremavano solo qualche mese fa all’idea dei dazi di Trump? Ah, la memoria selettiva. Sembra che la coerenza sia un’opzione, non una necessità. I mercati salgono, scendono, si entusiasmano, si deprimono, tutto a seconda di come soffia il vento (o di chi lo soffia).

Investitori che sembrano più ansiosi di una comitiva in fila per le montagne russe. Un giorno piangono per l’inflazione, il giorno dopo fanno festa per crescita economica. E poi c’è l’artista principale, Trump, che fa il prestigiatore con i suoi executive orders, tirando fuori conigli dal cilindro: massive amounts of money, dicono. Ma chissà se questi conigli sono veri o solo illusioni da quattro soldi.

La verità è che gli investitori sono come pesciolini rossi: si spaventano per un’ombra e subito dopo dimenticano tutto se gli dai un po’ di cibo, o nel loro caso, una promessa di crescita. E ora, con Trump che annuncia alleanze e accordi mirabolanti, sembra che tutti abbiano deciso di ignorare i potenziali problemi per concentrarsi sul pro-growth agenda. Sarà, ma mi sembra che questa agenda sia più simile a un biglietto della lotteria: promette tanto, ma non garantisce nulla.

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Avete notato come ogni annuncio di Trump diventa una specie di spettacolo pirotecnico? Ogni sua parola viene analizzata e dissezionata come se fosse la Bibbia dell’economia moderna. Ma poi, al di là delle conferenze stampa e degli articoli scintillanti, quanti di questi annunci si traducono in risultati tangibili? Meno di quanto ci piaccia credere, ve lo assicuro.

Non fatevi prendere per il culo dai titoli sensazionali e dalle promesse mirabolanti. Gli investitori che non perdono soldi come la gente normale sono quelli che mantengono il sangue freddo e un sano scetticismo. Ricordatevi che dietro ogni grande promessa c’è spesso un grande rischio. E se una cosa sembra troppo bella per essere vera, probabilmente lo è. Puntate su dati e fatti, non su fuffa e fumo.

25 gen 25, 9:11