
I futures sulle azioni statunitensi sono rimasti stabili dopo una giornata di scambi volatili conclusasi con un rally, grazie alla decisione del presidente Donald Trump di sospendere per un mese i dazi sulle automobili. I futures del Dow Jones sono rimasti invariati, mentre l'S&P 500 ha registrato un lieve calo dello 0,1% e il Nasdaq dello 0,2%. Trump ha annunciato il rinvio dei dazi sui veicoli provenienti da Canada e Messico dopo consultazioni con il primo ministro canadese Justin Trudeau e i dirigenti di General Motors, Ford e Stellantis. Le azioni delle principali case automobilistiche hanno reagito positivamente alla notizia. Tuttavia, permangono incertezze sul futuro delle politiche commerciali.

Trump ha deciso di mettere in pausa i dazi sulle automobili per un mese. Avete capito bene, un mese. Forse vuole darci il tempo di abituarci all'idea o forse sta solo giocando a fare il magnanimo. Un mese, giusto il tempo per noi comuni mortali di respirare un po', prima di reimbarcarsi nella solita giostra della follia economica. Ma non facciamoci illusioni, perché lo sappiamo tutti che sotto c'è sempre qualche trappola.
E mentre i mercati si sforzano di rimanere stabili, con i futures che fanno su e giù come un ottovolante, ci chiediamo chi ci guadagna veramente da tutta questa storia. Scommetto che le teste pensanti di General Motors, Ford e Stellantis stanno già brindando alcolici di prima classe, mentre il resto del mondo si preoccupa di quello che potrebbe succedere una volta scaduto questo bel regalino.
Poi, come se non bastasse, abbiamo il solito balletto delle cifre: i futures legati al Dow Jones sono piatti, mentre quelli dell'S&P 500 scivolano qua e là come un ubriaco, e il Nasdaq cerca di voler sembrare importante con il suo ridicolo 0,2% di movimento. Avanti, signori e signore! Questo sì che è uno spettacolo da circo, dove gli equilibristi sono gli investitori e il trapezio è il nostro futuro economico.
Dunque, ci resta solo da chiederci quanto durerà questa farsa. I dazi al 25% su Canada e Messico rimangono una bella spada di Damocle, ma chi se ne frega? Tanto il grosso dei dettagli lo scopriremo solo giovedì, quando Macy's e Kroger ci racconteranno quanto male stanno andando. E noi, seduti sul divano, aspetteremo di sapere se dovremo continuare a stringere la cinghia o se possiamo concederci il lusso di un caffè al bar.
Avete mai notato come ogni volta che c'è una notizia su Trump, i mercati reagiscono come un branco di pecore spaventate? Eppure, siamo ancora qui a pendere dalle sue labbra, sperando che il prossimo tweet non ci mandi tutti in bancarotta.
Forse è il caso di smettere di preoccuparsi di quello che succede là sopra e iniziare a mettere qualche soldo da parte sotto il materasso. Perché, diciamocelo, quando la prossima crisi arriverà, almeno avremo qualcosa per comprarci una pizza mentre tutto va a rotoli.