
TriStar Pictures ha rilasciato Here, un film diretto da Robert Zemeckis che utilizza l'intelligenza artificiale per trasformare i volti di Tom Hanks e Robin Wright nel corso di 60 anni. La tecnologia, sviluppata da Metaphysic, permette di modificare l'aspetto degli attori in tempo reale, eliminando la necessità di post-produzione manuale.

La grande illusione del cinema. Un film da 50 milioni di dollari che ci mostra quanto possa essere affascinante, e al contempo deprimente, vedere Tom Hanks e Robin Wright che attraversano sessant'anni di vita senza una ruga fuori posto. Perché, in fondo, chi ha bisogno di attori giovani quando puoi semplicemente usare un po' di codice informatico per far sembrare le persone più giovani? Viva la magia del cinema! O forse dovrei dire della tastiera.
Immaginate la scena: due monitor, un attore in carne e ossa che recita la sua parte, e un altro schermo che mostra la stessa persona, ma con meno rughe e meno capelli grigi. È come avere un piede nel presente e uno nel futuro, dove l'età è solo un numero... e un algoritmo. Chi ha bisogno di una macchina del tempo quando hai Metaphysic, eh?
Certo, è tutto molto futuristico, ma non fatevi troppe illusioni: il cinema è sempre stato un gioco di prestigio. Ora, però, abbiamo reso il trucco un po' più complicato, aggiungendo alla ricetta una spruzzata di intelligenza artificiale. E mentre qualcuno potrebbe dire che siamo nel bel mezzo di una rivoluzione, noi sappiamo che è solo un altro modo per risparmiare sui costi di produzione senza dover assumere nuovi attori. Hollywood ha sempre avuto un debole per la parsimonia, quando si tratta degli altri.
E non dimentichiamo i sindacati, che stanno ancora cercando di capire se devono preoccuparsi o meno. È quasi commovente vederli agitarsi, come gatti che cercano di afferrare un puntino di luce che non afferreranno mai. Siete preoccupati? Non siate ridicoli, fate solo finta di avere il controllo.
Pensate un po', mentre Hollywood gioca con i volti tramite intelligenza artificiale, noi comuni mortali continuiamo a usare i filtri di Instagram per cancellare le occhiaie. E poi ci lamentiamo che il cinema non ci rappresenta. “L'ironia delle piccole tragedie quotidiane”.
Se state pensando di diventare attori, forse è il caso di considerare una seconda opzione di carriera, tipo addestratore di AI. Almeno fino a quando le macchine non impareranno a scrivere, recitare e dirigere da sole. Prima che ce ne accorgiamo, i nostri avatar digitali potrebbero guadagnare più di noi.