Google lancia Gemini 2.0 per migliorare il ragionamento AI

20 dic 24, 6:26
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Google ha lanciato un nuovo modello di intelligenza artificiale chiamato Gemini 2.0 Flash Thinking Experimental, progettato per migliorare il ragionamento sui problemi grazie a tecniche simili a quelle di OpenAI. Sebbene il modello, basato su Gemini 2.0 Flash, prometta un pensiero più profondo, i test iniziali hanno rivelato problemi di precisione, come il conteggio errato delle lettere in alcune parole. Questi modelli di ragionamento, che includono meccanismi di auto-verifica, richiedono più tempo di elaborazione, sollevando dubbi sulla loro utilità pratica e sui costi elevati di calcolo. Nonostante le sfide, Google sembra determinata a perseguire questa tecnica, considerandola un primo passo nel campo del ragionamento.

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Ecco Google e la sua ultima trovata: Gemini 2.0. Un altro tentativo per dimostrare che la loro AI pensa più a fondo di un criceto in letargo. Come se ci fosse da offendersi perché un computer può balbettare ragionamenti più complessi di quelli di una lavatrice in ciclo eco.

Ma non fatevi troppe illusioni: questa nuova meraviglia tecnologica, già al debutto, ha dimostrato di non riuscire a contare quante R ci sono in strawberry. Roba da matti, eh? Meno male che non ha a che fare con operazioni chirurgiche. Già mi immagino il dottor Gemini che confonde un cuore con un fegato.

E poi c’è la faccenda dei feedback loops. Come dire, un modo elegante per giustificare il fatto che l’AI deve continuamente controllare il proprio lavoro, un po’ come un impiegato di banca che ripassa il suo calcolo mille volte prima di consegnarlo. Chissà quanto costerà questo giochino: una fortuna in calcolo e memoria, per ottenere risposte che, se ci va bene, arrivano in pochi minuti. Già, perché a quanto pare, anche il tempo di risposta sa essere un disastro. Ma a chi importa, quando hai un prodotto che suona così figo nei comunicati stampa?

Gli esperti di Google DeepMind ci ricordano che aumentando la potenza di calcolo si ottengono risultati promettenti. Oh, che rivelazione! E io che pensavo che più muscoli e cervello non facessero differenza. La verità è che dietro queste parolone e promesse scintillanti si nasconde la solita vecchia corsa per chi arriva primo al traguardo della mediocrità tecnologica. Però non preoccupatevi: c”è chi giura che queste AI sforneranno soluzioni per problemi matematici complessi. Certo, esattamente come il mio tostapane, che risolve problemi di geometria mentre brucia il pane.

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Qualcuno ha notato che tutte queste AI che “ragionano” fanno sembrare il caro vecchio Clippy di Microsoft una mente geniale. E voi vi lamentavate di quell’irritante graffetta digitale! Magari un giorno ci mancheranno quei preziosi consigli su come “migliorare” i nostri documenti.

Se volete sperimentare il vero ragionamento, spegnete il computer e accendete il cervello. È gratis e non richiede potenza di calcolo industriale. Ma attenti: non ci sono aggiornamenti disponibili, né versioni beta. Funziona così com’è, con tutti i suoi difetti e colpi di genio.

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