
Quest'anno, il clima ha riservato molte sorprese. Gli Stati Uniti sud-occidentali sono stati colpiti da intense ondate di calore, mentre la California ha vissuto una seconda estate in ottobre, con molte città che hanno registrato temperature record. Gli uragani Helene e Milton hanno colpito la costa del Golfo, causando forti piogge e inondazioni. In risposta a queste sfide meteorologiche, Google DeepMind ha presentato GenCast, un'intelligenza artificiale capace di prevedere in pochi minuti il tempo fino a 15 giorni in anticipo. Questo modello generativo ha superato il Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine nel 90% delle volte, dimostrando la sua efficacia anche nel prevedere eventi meteorologici estremi.

Il meteo. Quella scienza misteriosa che, diciamocelo, fa sbocciare il peggio dal nostro vocabolario quando il cielo decide di contraddirsi nonostante le previsioni. Ma adesso c’è GenCast, l’ultimo ritrovato dell’intelligenza artificiale che promette di dirci se dobbiamo portare l’ombrello o no, con più precisione di vostra zia che sente nelle ossa l’arrivo della pioggia.
Ecco, ci troviamo di fronte a una di quelle invenzioni che promettono di rivoluzionare il mondo, ma che in realtà ci preoccupano anche un po’. Perché, diciamocelo, se l’IA inizia a predire il futuro meglio di una sfera di cristallo, chi ci dice che non stia già pianificando il prossimo diluvio universale? Abbiamo tutti sentito parlare del famoso effetto farfalla, quel fenomeno che porterebbe una farfalla a sbattere le ali in Brasile e a causare un tornado in Texas. Ora immaginatevi un'IA che gioca con queste farfalle come fossero Lego. Entriamo in un mondo in cui le previsioni meteo non sono più solo una questione di numeri e dati, ma di uno scenario in cui ogni infinita possibilità viene esplorata.
GenCast, in pratica, si immagina centinaia di futuri alternativi. Come quando vi trovate al ristorante e non sapete se ordinare la pizza o la pasta. E alla fine ordinate entrambe. La differenza è che GenCast alla fine ti dice anche quanto è probabile che il tuo piatto preferito arrivi freddo.
Insomma, siamo passati dal prevedere un solo futuro a giocare con infinite possibilità. E mentre noi umani ci lamentiamo di una app che ci dice che pioverà solo un minuto dopo che siamo già zuppi, quest'IA riduce a minuti il lavoro che normalmente richiederebbe ore, se non giorni.
Ma non lasciatevi ingannare dalle promesse lucide e scintillanti. Questo GenCast, anche se sembra uscito da un film di fantascienza, non è infallibile. Tra l’altro, non è programmato per essere il Nostradamus delle intemperie. Anche se prevede tempeste con una precisione inquietante, ci sono sempre quei dettagli che potrebbero sfuggire. Dopotutto, a chi non è mai capitato di fidarsi del meteo e finire a bestemmiare sotto un temporale imprevisto?
Se vi state chiedendo come GenCast riesce a sbirciare nel futuro, la risposta è semplice: ingurgitando decenni di dati atmosferici come se fossero un buffet a volontà. “Immaginate di dover studiare 40 anni di diari meteorologici e di fare un riassunto... ora moltiplicate per 1.300 variabili. Ecco, l’IA fa questo mentre voi cercate ancora di capire se oggi è il giorno giusto per fare il bucato”.
Se mai avrete la sventura di dover affrontare una tempesta perfetta con il meteo che vi ha tradito, ricordatevi che non c'è IA che tenga quando si tratta di piani B. La prossima volta che GenCast vi dice che c’è solo un 10% di possibilità di pioggia, portate comunque l’ombrello... e magari anche un paio di stivali di gomma. Non si sa mai, il tempo è uno stronzo dispettoso.