
Un recente studio condotto dalla Stanford University ha rivelato che un'intervista di due ore è sufficiente affinché un modello di intelligenza artificiale possa prevedere le risposte di una persona con un'accuratezza dell'85% in vari test di personalità e questionari. L'IA, utilizzando una versione vocale del modello GPT-4o di OpenAI, ha intervistato 1.052 persone negli Stati Uniti, replicando le loro risposte. Questo approccio potrebbe diventare un potente strumento per scienziati sociali e politici, consentendo di simulare reazioni a diverse scelte politiche. Tuttavia, la capacità di imitare personalità umane solleva anche preoccupazioni etiche, poiché potrebbe essere utilizzata per scopi malevoli.

Allora, parliamo di questo nuovo giocattolino dell'IA che vuole trasformarsi in una copia sputata di noi poveri mortali. È fantastico, no? Una macchina che può riprodurre le nostre idiosincrasie e tutto il resto in appena due ore di chiacchierata. Siamo così speciali, vero? Unici come fiocchi di neve, fino a quando non arriva un accrocchio di algoritmi e ci riduce a una formula matematica. E voi, cari lettori, che pensavate di avere una personalità complessa e inestricabile, preparatevi a essere smentiti.
Ora, immaginate un AI che ascolta due ore di vostre chiacchiere e poi vi conosce meglio di vostra madre o del vostro psicanalista. Magari non sa proprio tutto, ma l'85% delle vostre risposte ai questionari e ai test di personalità lo azzecca. E pensate che il vostro carattere sia il risultato di anni di esperienze e decisioni sofferte. Niente di tutto questo! È solo un bel mucchio di dati pronti per essere clonati.
Alcuni potrebbero vedere il potenziale di questa tecnologia per cose utili, come aiutare i politici a capire le reazioni pubbliche a nuove politiche. Ma avete mai sentito parlare di truffe? Pensate ai deepfake, ma con un bonus: l’intera personalità della vittima come arma nelle mani di un truffatore. Che idea fantastica: cloniamo persone per rendere il mondo un posto migliore... o per rubare i loro soldi!
E ora, immaginate un domani in cui potreste avere il vostro clone digitale al lavoro mentre voi vi godete il meritato relax. Non è che quest'idea di avere un sostituto digitale vi stuzzica, vero? Ma chissà, magari il vostro clone finirà per detestare il lavoro quanto voi.
Vi siete mai chiesti quanto valga la vostra personalità sul mercato digitale? Dicono che basti un’intervista di 30 minuti per costruire una vostra copia digitale. “Chi l’avrebbe detto che il nostro io interiore avesse un prezzo così misero?”
Se un giorno qualcun altro sembrerà conoscervi meglio di voi stessi, non preoccupatevi, sarà solo il vostro clone digitale. Magari ascoltate meno voi stessi e più il clone: “Chissà, potrebbe avere idee migliori delle vostre”.