
Un'altra ricercatrice di OpenAI ha lasciato l'azienda a causa di preoccupazioni riguardanti le pratiche di sicurezza e la preparazione per l'intelligenza artificiale a livello umano. Rosie Campbell, esperta di sicurezza di OpenAI, ha annunciato la sua decisione di dimettersi tramite un post su Substack. La sua scelta è stata influenzata dall'uscita di Miles Brundage, ex responsabile dell'intelligenza artificiale generale, che ha portato allo scioglimento del team AGI Readiness. La Campbell ha espresso preoccupazioni per i cambiamenti avvenuti in azienda, correlati a eventi come il tentativo di rimozione del CEO Sam Altman. Ha sottolineato l'importanza di garantire che l'AGI sia sicura e benefica per l'umanità.

Eccoci. OpenAI, quel giocattolino che gioca a fare il dio dell'intelligenza artificiale, ha perso un'altra delle sue menti brillanti. Ma va'? direte voi. Sì, esatto, tranquillizzatevi: non è che vi siete svegliati in un mondo nuovo. Questa volta è toccato a Rosie Campbell, un'altra anima pia che ha deciso di abbandonare la nave prima che affondi, o forse perché ha capito che le persone che ci lavorano hanno la stessa coordinazione di un branco di gnu in fuga.
Perché qualcuno dovrebbe lasciare un posto del genere? Immaginate di lavorare in un'azienda che si è promessa di salvare il mondo dalle grinfie della stessa tecnologia che sviluppa. Un po' come se i produttori di dolci promettessero di risolvere l'obesità mondiale. Basta col cioccolato, ragazzi, è tempo di fare la dieta! Ma certo, come no. E cosa ha spinto Rosie a fare le valigie? Semplice: il suo capo amico, il cosiddetto zar dell'AGI, ha mollato tutto quando ha visto che l'aria stava diventando un po' troppo pesante. E con lui è sparito pure il team che avrebbe dovuto occuparsi della sicurezza. Tranquilli, non è che ci serva, no? È solo questione di mettere al mondo un'intelligenza artificiale che potrebbe fare a pezzi l'umanità come un giocattolo di pezza. Niente di che.
Passiamo alla parte più succulenta: i cambiamenti. Quali cambiamenti? Ecco, se lo chiedete a Rosie, nemmeno lei lo sa bene, ma sa che c'è qualcosa che puzza. Sarà il tentato colpo di stato contro il capo Sam Altman? Ma dai, mica succedono queste cose nei posti seri. Eppure, eccoci qua, con una compagnia che cambia faccia più spesso di una soap opera. Crescere vuol dire cambiare, ci dicono. E io dico: sì, certo, crescere come un virus, bello virulento e incurante del danno che fa.
Il nostro approccio alla sicurezza potrebbe non essere sufficiente, dice Rosie. Ma no, ma davvero? Stavolta ha vinto il premio scoperta dell'acqua calda. Lasciate che vi dica una cosa: se avete un'intelligenza artificiale in grado di spazzarvi via dallo stesso mondo che l'ha creata, allora forse è il caso di svegliarsi e fare qualcosa di più che limitarvi a scrivere post su Slack e sperare che qualcuno ascolti.
Vi siete mai chiesti come mai le persone scappano da un'azienda tanto impegnata a migliorare il mondo? Forse perché scoprono che l'unico mondo che interessa è quello fatto di soldi e potere. Perché alla fine, il vero AGI è il “Guadagno Arraffato Immediatamente”. E con questo mantra, si può costruire il futuro, certo, se il futuro è una landa desolata.
Ehi, voi lì, che lavorate ad OpenAI o in qualsiasi altra azienda che gioca con l'AI, provate a mettervi un attimo davanti allo specchio e chiedetevi: “Chi sono io per giocare a essere Dio e decidere del destino del mondo?” Forse c'è ancora tempo per fare la cosa giusta. O forse no, e allora tanto vale rassegnarsi a vivere in una distopia fatta di algoritmi e uomini in giacca e cravatta.