
Il Ministro degli Esteri francese ha affermato che l'Unione Europea non permetterà ad altre nazioni di minacciare i suoi confini sovrani. Questa dichiarazione è stata una risposta ai commenti del Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo alla possibilità di prendere il controllo della Groenlandia. Trump non ha escluso azioni militari o economiche per perseguire questo obiettivo. Jean-Noel Barrot ha sottolineato che non crede ci sarà un'invasione della Groenlandia, parte della Danimarca da oltre 600 anni. Ha inoltre esortato l'Unione Europea a rafforzarsi e a non lasciarsi intimidire da queste dichiarazioni, sottolineando la forza del continente europeo.

Quindi, il ministro francese ci assicura che l'UE difenderà i suoi confini sovrani. È bello sentire un po' di patriottismo europeo, anche se ci mette in testa l'immagine di un'Europa che si risveglia dal letargo con l'energia di un bradipo. Non lasceremo che altre nazioni invadano i nostri confini, dice con una convinzione degna di una recita scolastica. Oh, l'Europa, quel continente forte e unito, finché non si parla di decidere qualcosa di concreto.
E poi c'è Trump, che come un bambino capriccioso, sogna di giocare a Risiko con le isole e i canali del mondo. Vuole prendersi la Groenlandia, capite? La Groenlandia! Un posto dove il turismo è solo un concetto astratto e il ghiaccio è l'attrazione principale. Se stiamo entrando in un periodo dove vince il più forte? Ma su, Barrot, che domande! È come meravigliarsi che l'acqua sia bagnata.
E mentre noi europei ci riempiamo la bocca di grandi discorsi sulla protezione dei confini, ci dimentichiamo che ci perdiamo a discutere di dettagli come il numero di luminarie natalizie da mettere nei centri cittadini. Dobbiamo svegliarci e rafforzarci, dice Barrot. Certo, come se non avessimo mai chiuso occhio. È che ci piace sognare in grande mentre ci arrabattiamo su questioni di lana caprina. La realtà è che il nostro coraggio si misura a tazze di caffè e a riunioni interminabili dove ci si dà ragione a vicenda.
Sapevate che l'Europa è stata descritta come un gigante economico, un nano politico e un verme militare? E con questa dichiarazione del ministro francese, sembra che ci teniamo a mantenere almeno il secondo e il terzo dei titoli. Che dire, la coerenza prima di tutto!
Magari, invece di fare proclami sulla protezione dei confini sovrani, potremmo iniziare a preoccuparci di avere confini interni un po' meno permeabili alla stupidità. E, per carità, qualcuno spieghi a Trump che la Groenlandia non è un pezzo del Monòpoli. Anche se, a pensarci bene, le sue idee di politica estera sembrano uscite dallo stesso manuale.