Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso congratulazioni a Donald Trump per la sua vittoria elettorale, lodando il coraggio dimostrato durante un tentativo di assassinio. Putin ha evidenziato l'importanza delle dichiarazioni di Trump sulla volontà di migliorare le relazioni con la Russia e risolvere la crisi ucraina, pur mantenendo cautela nei confronti delle politiche future degli Stati Uniti.
Putin che si congratula con Trump? È come se il lupo facesse i complimenti al lupo mannaro per il taglio di capelli. Che coraggio, Donald, hai fatto bene a non farti ammazzare! Beh, considerando che Trump è sopravvissuto non solo a un tentato assassinio, ma anche a quattro anni di presidenza, forse un applauso glielo possiamo anche fare. Ma attenzione: non è che si sprecano in lodi per chiunque. Bisogna meritarselo un complimento da Putin, come una medaglia di grande tenacia nella sfida a chi racconta la balla più grossa.
Putin parla di Trump come se fosse un supereroe, quando in realtà l'ultima volta che ha dimostrato coraggio è stata quando ha ordinato un taco senza sapere cosa ci fosse dentro. E non parliamo del ripristino delle relazioni con la Russia: un'idea meritevole di attenzione, dice Putin. Sì, come un cane randagio che ti segue fino a casa. E poi, l'idea di risolvere il conflitto in Ucraina in 24 ore? Certo, perché non provare a spegnere un incendio con un bicchiere d'acqua mentre ci siamo? Che il mondo prenda appunti: la geopolitica è semplice se hai un ego grosso quanto il tuo conto in banca.
E cosa ci aspettiamo da un secondo mandato di Trump? Putin dice di non avere idea. Non so cosa accadrà ora, afferma. Nessuno sa mai cosa accadrà quando Trump è coinvolto, nemmeno lui stesso. Magari inventerà un nuovo sport olimpico: il lancio del tweet incendiario senza pensarci due volte. Intanto, Putin rimane al potere fino al 2030, più saldo di un vecchio armadio dell'Ikea che non riesci a smontare nemmeno con la dinamite. Ma non preoccupatevi, la speranza è l'ultima a morire, anche se si aggrappa disperatamente alla maniglia della porta.
Vi siete mai chiesti cosa significherebbe per il mondo un'amicizia tra Putin e Trump? Sarebbe come mettere insieme romulus e remus con un lupo al guinzaglio. Immaginate le cene di gala, con vodka e hamburger a volontà, e un duetto di karaoke in cui cantano “We Are the Champions” dopo aver diviso il mondo come una pizza a metà.
Se mai vi trovate a dover sopportare un discorso di questi due, ricordate che la chiave è il cinismo. Quando vi dicono che vogliono la pace nel mondo, sappiate che probabilmente stanno già progettando una nuova strategia di marketing per vendere “pace in barattolo”. E se vi invitano a giocare a golf, assicuratevi che non ci siano bunker più alti delle vostre aspettative.
