Trump nega che Musk diriga il governo, ma i critici restano scettici

24 dic 24, 17:03
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Durante un discorso alla conferenza AmericaFest di Turning Point USA a Phoenix, Donald Trump ha respinto le insinuazioni secondo cui Elon Musk starebbe realmente dirigendo il governo. Ha definito queste voci come l'ennesima bufala dei suoi oppositori. Trump ha scherzato sul fatto che Musk, nato in Sudafrica, non potrebbe mai diventare presidente degli Stati Uniti. Tuttavia, i critici restano scettici, sottolineando l'influenza di Musk, il quale ha recentemente esercitato pressione sui repubblicani per bloccare un disegno di legge di spesa bipartisan. Musk, che ha donato oltre 200 milioni di dollari per l'elezione di Trump, ha minacciato di sostituire i repubblicani che non si opponevano alla legge, dimostrando il suo potere dietro le quinte.

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Trump. L'uomo che, con un ego grande quanto la sua torre, si ritrova sempre al centro dell'universo. Ma questa volta, il nostro amico Donald sembra un po' agitato. Forse vedere il suo compare del primo banco, Elon Musk, prendersi un po' troppo spazio nei dibattiti politici lo sta facendo sudare sotto quel ciuffo biondo. Lo immaginate? Trump che ribadisce con un sorrisetto: No, no, Elon non sarà mai presidente, non è nato qui. Come se il problema fosse la sua nascita e non il fatto che Musk sta spingendo i bottoni del potere come un bambino con un telecomando.

Ma andiamo, ragazzi. Chi ci crede davvero che Trump abbia il controllo quando Musk, già all'alba, sta litigando con il Congresso sul suo social network? Mentre Trump si rigira nei suoi lussuosi letti dorati, Musk è lì che sentenzia e comanda. E i repubblicani, quegli stessi che dovrebbero seguire Trump, sembrano invece pendere dalle labbra di Elon. Sembra che Musk sia il nostro primo ministro, ha detto un deputato. Certo, perché non rendere Musk anche Papa, già che ci siamo?

E poi c'è Rand Paul, che suggerisce di fare di Musk lo speaker della Camera. Perché no? Magari la prossima volta proporranno di rinominare il Campidoglio in Casa Musk. In fondo, la scena politica americana, in questo momento, è un teatro dell'assurdo, dove il presidente si difende da fantasmi e i miliardari prendono le redini. Ma tranquilli, Trump ci rassicura: è tutto un altro hoax. Come se non fossimo già abbastanza stufi di sentir parlare di complotti e bufale ogni volta che le cose non vanno come vuole lui.

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Avete mai notato come Trump e Musk sembrano due facce della stessa medaglia? Uno urla e sbraita, l'altro tuitta e manipola. Entrambi hanno quel tocco magico di far credere a milioni di persone che tutto è sotto controllo, mentre in realtà navigano a vista tra tempeste di ego e tempeste mediatiche.

Forse dovremmo smettere di guardare alla politica come a una gara di popolarità. Invece di chiederci chi fa davvero il boss tra Trump e Musk, cerchiamo di capire chi tra loro due ci sta fregando meglio. E, magari, ricordiamoci che dovremmo essere noi a tenere il telecomando e non il contrario.

24 dic 24, 17:03