
Un esperto del linguaggio del corpo ha analizzato il comportamento di Donald Trump e Elon Musk, rilevando un'inaspettata deferenza del futuro presidente nei confronti dell'imprenditore. Durante un recente evento in Texas, Trump è apparso insolitamente timido, con le mani lungo i fianchi. Questa dinamica potrebbe alimentare l'insofferenza del team di Trump verso l'influenza di Musk.

Ecco che ci troviamo di fronte a un circo surreale, un balletto tragicomico di egomaniaci con troppo potere e zero vergogna. L'esperto di linguaggio del corpo ha osservato Trump e Musk come fosse uno show di marionette, ma mi chiedo: davvero serviva un esperto? Anche un bambino avrebbe notato che Trump sembrava un leone affamato diventato improvvisamente un gattino davanti a Musk. E non perché Musk avesse in mano un topolino, ma perché probabilmente il topolino era l'orgoglio di Trump, ben schiacciato sotto i mille miliardi di dollari di Musk.
Dio ci scampi dagli esperti che analizzano video di gente che finge interesse. Eppure eccoci qui, a discutere di come Trump, solitamente tronfio come un pavone in calore, si sia ridotto a uno scolaretto con le mani che non sapeva dove mettere. Un manichino con le mani in tasca sarebbe stato più deciso. Fa quasi ridere immaginare Trump, che di solito riempie la stanza con la sua presenza, ridotto a un manichino che gioca con i suoi pollici mentre Musk probabilmente pensa al prossimo razzo da far esplodere.
E parliamo di Musk, no? L'uomo che vuole mandare l'umanità su Marte mentre a malapena riesce a mantenere i piedi per terra. Un altro che si sente un co-presidente, giocando al piccolo dittatore in un'epoca di grandi clown. Forse Trump si sente, come si dice, con il culo stretto perché Musk ha speso una cifra da capogiro per metterlo alla Casa Bianca. Sembra quasi che Trump debba ringraziare Musk con una medaglia d'oro o, almeno, con un bel 'grazie' scritto in cielo dalla prossima capsula SpaceX.
Ora, chi l'avrebbe mai detto che il gigante invincibile, il grande magnate della politica, avrebbe tremato davanti a un nerd dei razzi? È quasi come vedere un gatto che ha paura del proprio riflesso. L'ironia è che mentre Trump balbetta davanti a Musk, fuori da queste teatrali messe in scena c'è un mondo che continua a fregarsene di entrambi.
Forse, cari lettori, la prossima volta che vi trovate in difficoltà su come comportarvi con qualcuno di cui avete stranamente paura, ricordate: “Lasciate perdere le tasche, altrimenti sembrate dei manichini senza vita”. Oppure fate un respiro profondo e pensate a quanto poco conti una simile farsa quando la vita reale è già abbastanza complicata senza dover gestire questi teatrini. Ma soprattutto, non prendete esempio da chi, con tutto il potere del mondo, non sa ancora come muovere le mani.