Le cellule adipose e la memoria dell'obesità

1 dic 24, 17:37
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Un recente studio pubblicato sulla rivista Nature suggerisce che le cellule adipose possano conservare una memoria dell'obesità passata, rendendo più difficile mantenere la perdita di peso. I ricercatori hanno osservato nei topi che, nonostante il ritorno a un peso normale dopo una dieta ad alto contenuto di grassi, le cellule adipose continuavano a mostrare modifiche epigenetiche associate all'aumento di peso. Queste modifiche potrebbero facilitare un rapido riacquisto di peso quando esposti a diete ricche di calorie. Sebbene lo studio non dimostri che i cambiamenti epigenetici causino direttamente il recupero del peso, suggerisce che possano influenzare il complesso intreccio di fattori che contribuiscono all'obesità.

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Che stronze queste maledette cellule adipose, sempre pronte a fare da coperta di Linus per chiunque abbia mai tentato di perdere peso. Ecco che arriva la scienza a dirci che le cellule di grasso hanno memoria. Immaginate: non contenti di rovinarti i jeans, ora si permettono pure di tenere il diario segreto delle tue scorpacciate di lasagne della domenica. Queste cellule adipose sono come quei vecchi amici che ci ricordano sempre le nostre peggiori figure di merda, anche quando cercavamo disperatamente di dimenticarle.

E così, il nostro bel corpo, dopo aver sudato sette camicie per tornare in forma, si ritrova ad affrontare il ritorno del figliol prodigo dei chili persi. È come se la ciccia avesse una dannata carta fedeltà pronta a farti uno sconto ogni volta che sgarri. Siamo sinceri, quante volte ci hanno detto che il problema è solo una questione di forza di volontà? E invece scopriamo che il nostro grasso non solo ha una mente sua, ma è pure rancoroso. Gli epigenetici ci mettono il carico, sostenendo che anche se torniamo magri, le nostre cellule si ricordano delle abbuffate come fossero un'opera d'arte.

Ma ecco la beffa: anche se ti metti a dieta e diventi un esempio vivente di autocontrollo, le tue cellule sono lì, pronte a riprendere da dove avevano lasciato, pronte a gonfiarsi come palloncini al primo assaggio di torta. Ci dicono che, come i topolini del laboratorio, anche noi potremmo essere soggetti a questa crudele sorte. E poi, con l'ennesima botta di realismo, ci ricordano che non siamo topolini, ma esseri umani con una complessità ben superiore. Grazie, un'altra scusa per fallire.

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Sapete che le cellule adipose, quando ingrassano, subiscono una crisi di identità? Proprio così, sembrano dimenticare il loro scopo primario, che non è certo quello di diventare delle immense palle di lardo. Una sorta di amnesia adiposa che, non contenta di farci ingrassare, ci rende anche complici del nostro stesso fallimento.

Per quelli che sono stufi di questo tira e molla con la bilancia, ricordatevi che la vostra unica arma potrebbe essere quella di evitare le tentazioni almeno quanto possibile. Mettete un lucchetto al frigorifero e buttate via la chiave, perché altrimenti il vostro grasso ci metterà un secondo a ricordarsi di come vi piaceva quella porzione extra di carbonara. Ah, e magari un po' di sana rassegnazione non guasta: in fondo, un po' di ciccia, ma non troppa, non ha mai ammazzato nessuno.

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