
Un recente studio dell'International Rice Research Institute e del Max Planck Institute ha evidenziato il potenziale del riso a basso indice glicemico (Low GI) nella lotta contro il diabete in Asia. La ricerca sottolinea come il consumo di riso bianco, comune nella dieta asiatica, sia associato a un aumento del rischio di diabete a causa del suo elevato indice glicemico. Il riso Low GI, invece, viene digerito più lentamente, riducendo i picchi di zucchero nel sangue e migliorando il controllo glicemico. L'obiettivo è sviluppare varietà di riso che uniscano benefici per la salute, qualità del grano e sostenibilità agricola. L'adozione di riso Low GI potrebbe portare a significative riduzioni nella prevalenza del diabete nella regione.

Oh, quindi adesso ci dicono che la soluzione a tutti i mali dell'Asia è un riso speciale che non fa schizzare la glicemia alle stelle. Un miracolo in chicco! Gridano gli scienziati con i loro camici immacolati e la capacità di vendere le loro scoperte come se fossero la nuova bibbia. Asia, il continente intero, casca dalle nuvole scoprendo che il riso bianco che si mangiano da secoli potrebbe essere il colpevole del diabete che ormai non sa più dove mettere tutta la gente che ne soffre. Ma tranquilli, hanno trovato il riso Low GI, quello che, a quanto pare, salva vite e promuove la pace nel mondo.
Ora, immaginatevi il povero contadino che lavora i campi da una vita, pensando che arriva il genio di turno e gli dice: Ehi, amico, quella roba che coltivi da generazioni? Fa schifo. Ti diamo noi un riso che non ammazza la gente. Ecco, ci scommetto che il contadino se la ride di gusto, pensando a quanto sarà felice di ripiantare tutta la sua tenuta con questo riso miracoloso, spendendo magari il doppio per vedere se davvero funziona. Perché, ovviamente, la scienza ci assicura che con il giusto mix di geni e incroci, questo riso avrà un GI basso e un sapore da sogno. E se non fosse così? Beh, avremo trovato un modo nuovo per far lievitare il prezzo del riso, soprattutto nelle tasche di chi già fatica a metter su un pasto decente.
E noi, qui, a preoccuparci di come si possa bilanciare il gusto con la salute. Magari, invece di cambiare il riso, sarebbe il caso di guardare nel piatto e smetterla di ingozzarsi come se non ci fosse un domani. Forse la moderazione è una parola straniera? Ma no, continuiamo a cercare il riso perfetto, che ci permetta di mangiare come maiali senza sentirsi in colpa. Come se il diabete si risolvesse solo cambiando tipo di riso. Avanti, gente, lasciamoci alle spalle l’idea di mangiare con testa e puntiamo tutto su questo ennesimo prodotto miracoloso.
Il riso Low GI sarebbe stato scoperto per caso, mentre si cercava di renderlo più resistente al clima. Quindi, in pratica, ci siamo imbattuti in un'alternativa che sembra la soluzione a tutti i mali semplicemente perché abbiamo fatto una gaffe genetica. “Viva l'errore umano!” Chissà se un giorno scopriremo anche il caffè che non ti fa venire il nervoso mentre cerchiamo quello decaffeinato.
Se siete davvero preoccupati per il diabete e pensate che il riso faccia tutto 'sto danno, provate a non mangiarne un quintale al giorno. E, udite udite, potreste perfino variare la dieta con qualcosa che non sia solo carboidrati. Ma no, continuiamo a credere che la soluzione sta nell’inventare un riso che faccia tutto da solo. Avanti, continuate a farvi prendere in giro da chi vi vende l’ennesima scorciatoia.