
Uno studio che aveva suscitato entusiasmo per l'idea ormai smentita che un farmaco antimalarico economico potesse trattare il COVID-19 è stato ritirato, oltre quattro anni e mezzo dopo la sua pubblicazione. I ricercatori avevano criticato più volte il controverso articolo, sollevando dubbi sulla qualità dei dati e sul processo di approvazione etica. La revoca segna la ventottesima ritrattazione per il coautore Didier Raoult, microbiologo francese, precedentemente all'Istituto Mediterraneo per le Infezioni di Marsiglia. Indagini francesi hanno scoperto che lui e l'istituto avevano violato protocolli etici in diversi studi. Lo studio aveva contribuito a rallentare lo sviluppo di trattamenti efficaci per il COVID-19, poiché aveva alimentato l'entusiasmo per l'idrossiclorochina.

Il bello di fare scienza è che a volte basta il carisma di un tizio con i capelli arruffati e un accento francese per farci credere che una pillola antimalarica possa salvarci da un virus globale. Certo, perché i grandi farmaci miracolosi si trovano sempre nei cassetti della nonna, giusto? Questo studio sull'idrossiclorochina è stato come l'ultimo film della saga di un regista ormai bollito: tanto clamore, poca sostanza. Abbiamo passato mesi a discutere di un pezzo di carta che, a quanto pare, era più traballante di una sedia con tre gambe.
Dove sta il bello? Ah sì, il mondo intero è impazzito per una trovata che non avrebbe dovuto nemmeno vedere la luce del sole. E pensare che ci sono voluti anni per ritirarlo, come se ci fosse un premio da dare per chi resiste più a lungo alle critiche.
Tra l'altro, non è che ci volesse un genio, bastava leggere tra le righe per capire che c'era puzza di marcio. Eppure, mentre la gente correva a fare scorte di idrossiclorochina, gli scienziati veri si strappavano i capelli.
Ora il nostro amico Didier Raoult, con il suo bel curriculum di studi ritirati, ha mandato tutto per aria e si gode la pensione. Intanto, chi dettava legge su Twitter e in tivù ha fatto finta di niente. Ah, ma davvero non funziona? Che sorpresa, eh? La prossima volta magari cerchiamo di ascoltare quei pochi che ancora capiscono qualcosa di scienza, anziché farsi abbindolare da chi ha solo una buona parlantina.
Sapevate che ci sono stati ben 28 studi ritirati firmati dal nostro campione Didier? Viene quasi da chiedersi se abbia mai scritto qualcosa che non facesse acqua da tutte le parti. Ma certo, è più facile dare la colpa ai critici che “non capiscono niente”. Ah, la scienza moderna, un continuo spettacolo di prestidigitazione.
La prossima volta che qualcuno vi promette la cura miracolosa per tutto, prendete un bel respiro e contate fino a dieci. Magari, mentre ci siete, date un'occhiata a cosa dicono gli esperti veri, quelli che non si fanno pubblicità in tivù. Risparmierete tanti soldi e ansie inutili. E se proprio volete seguire il consiglio di un francese, limitatevi al vino. Almeno quello fa bene.