
Le agenzie delle Nazioni Unite hanno avvertito che i tagli agli aiuti da parte dei paesi ricchi stanno mettendo a rischio la vita di molte donne incinte, con effetti paragonabili a quelli di una pandemia. Le donne incinte nelle zone di conflitto sono particolarmente vulnerabili, con un rischio di morte cinque volte superiore rispetto ad altre aree. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, i decessi materni sono diminuiti del 40% a livello globale tra il 2000 e il 2023, ma i progressi sono rallentati dal 2016. Nel 2023, si stima che 260.000 donne siano morte per cause legate alla gravidanza. Gli esperti dell'OMS hanno sottolineato che i tagli ai finanziamenti rischiano di far regredire i progressi raggiunti.

Tagli agli aiuti e donne incinte che rischiano la pelle. Avete mai sentito parlare dei grandi e caritatevoli Paesi ricchi che, con la loro generosità, salvano il mondo? Beh, sembra che quest'anno abbiano deciso di tirare il freno a mano, sacrificando migliaia di donne incinte per far quadrare i loro conti. Tutti vogliono salvare il mondo, finché c'è da aprire il portafoglio.
Le agenzie dell'ONU ci avvertono: i tagli agli aiuti potrebbero avere effetti simili a una pandemia. Ah, perché ci mancava proprio un'altra pandemia, giusto? Soprattutto nelle zone di conflitto, dove essere incinta è già un terno al lotto. Ma chi se ne frega, finché non tocca a noi, possiamo sempre accendere la TV e piangere un po' ai documentari.
C'è stato un calo del 40% nei decessi materni dal 2000, ma adesso il progresso è fragile come un castello di carte in mezzo a un uragano. E mentre qualcuno perde il lavoro e le cliniche chiudono, noi ci lamentiamo della fila troppo lunga al bar. Oh, la tragedia! Una colazione che tarda.
Un esperto dell'OMS ha detto che i tagli ai finanziamenti sono uno shock acuto, come se nessuno se l'aspettasse. Ma chi non vedeva arrivare questa catastrofe? Forse chi ha sempre la testa sotto la sabbia... o sotto qualcos'altro.
E poi ci sono le disuguaglianze: nelle nazioni povere, 346 morti materne per 100.000 nati vivi. Nei Paesi ricchi? Dieci. Ma sì, continuiamo a parlare di equità mentre compriamo l'ennesima borsa firmata.
Una ragazzina di 15 anni in un Paese povero ha una probabilità su 66 di morire per cause legate alla gravidanza. In una nazione ricca, è una su 7.933. E in un paese in guerra? Una su 51. Ma, certo, è fondamentale discutere sul colore del prossimo iPhone.
Magari, invece di lamentarvi delle vostre insignificanti seccature quotidiane, potreste fare qualcosa di utile. Un po' di pressione sui vostri politici per non tagliare fondi essenziali? O magari rinunciare a quel costoso brunch domenicale e donare qualche soldo a chi ne ha bisogno? Ma chi siamo noi per giudicare, giusto?