Terapia avatar: un nuovo approccio per trattare la psicosi

4 nov 24, 12:33
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Un nuovo approccio terapeutico per la psicosi, chiamato terapia avatar, permette di creare avatar digitali delle voci interiori disturbanti e interagire con esse. Studi clinici dimostrano che questa tecnica aiuta a ridurre l'ansia e i pensieri suicidi, e in alcuni casi elimina completamente le voci. La terapia, ideata dal defunto psichiatra Julian Leff, è ancora in fase di ricerca.

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Avete mai pensato di dare un volto alle voci che vi danno sui nervi? No, non sto parlando del vostro capo o della suocera, ma di quelle vere e proprie voci nella testa. Sì, proprio quelle che vi fanno sembrare appena usciti da un film horror. Ebbene, adesso la scienza dice che possiamo dare un avatar a questi rompipalle interiori, trasformandoli in un gioco alla 'The Sims', ma con un po' meno di divertimento e un po' più di 'non voglio buttarmi dalla finestra oggi’.

Che mossa geniale, giusto? Creare un bel avatar per il vostro demone interiore, facendolo somigliare al peggiore incubo della vostra infanzia. Un incubo con cui, finalmente, potrete avere una chat civile - ansia e sarcasmo permettendo. Pare che questo teatrino digitale non solo vi faccia smettere di ascoltare quelle odiose vocine, ma vi salvi anche il culo da qualche pensiero suicida. Interessante, vero? Dicono che sia tutto merito di un tizio chiamato Julian Leff, uno psichiatra britannico con l’aria del professore pazzo che si è detto: ‘Ma sì, facciamogli parlare con i fantasmi’.

Certamente, non tutti sono pronti per questo tipo di ‘terapia dei cartoni animati’. Alcuni potrebbero sentirsi a disagio nel vedere le proprie allucinazioni materializzate in un urlo digitale. Come quella povera Claire, che per 40 anni ha vissuto con una voce nella testa più fastidiosa di un'opinione non richiesta durante il pranzo domenicale in famiglia. Eppure, dopo poche sessioni, 'puff!', le voci sono scomparse. Un miracolo o solo una beffa della mente? Chi può dirlo. Di certo non gli americani, che, per ora, possono solo sognarsi questa terapia del tutto particolare.

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Sapevate che alcuni avatar creati durante queste sedute somigliano dannatamente ai personaggi di un videogioco anni '90? Roba da farti pensare che se solo la tua vita avesse lo stesso pulsante di reset, magari tutto sarebbe più semplice. Un po’ come quando sbagli una mossa e puoi semplicemente ricominciare. Ah, beata ingenuità.

Prima di investire il tempo a creare un avatar per le vostre voci, provate a zittirle con un bel bicchiere di vino e una serata davanti alla TV. Magari funzionerà altrettanto bene, e se non altro, non dovrete preoccuparvi di dover spiegare cosa diavolo state facendo al vostro terapeuta. E se proprio non funziona, almeno avrete avuto una serata decente.

4 nov 24, 12:33