
Durante le riprese di un documentario televisivo in un antico deposito di polvere da sparo vittoriano in Irlanda del Nord, gli scienziati hanno scoperto un nuovo fungo che trasforma i ragni in zombie. Questo fungo, chiamato Gibellula attenboroughii in onore del biologo britannico David Attenborough, infetta i ragni che vivono nelle caverne, inducendo cambiamenti comportamentali simili a quelli osservati nelle formiche zombie. I ragni infetti sono spinti a muoversi verso spazi aperti, dove il fungo può diffondere le sue spore attraverso le correnti d'aria. Nonostante l'aspetto inquietante di queste infezioni, il fungo potrebbe avere applicazioni mediche promettenti, come la produzione di antibiotici. La scoperta sottolinea quanto ancora ci sia da esplorare nel regno dei funghi zombie.

Certo, come se non bastassero gli incubi notturni, ora abbiamo pure i funghi zombie che comandano i ragni come fossero dei pupazzi da sagra. È quasi uno scherzo della natura: un fungo che si infiltra nei ragni e li trasforma in automi, tant'è che uno si domanda se gli sceneggiatori della TV non abbiano passato troppo tempo nei boschi a fumarsi qualche pianta strana. Ma ecco, tra un documentario e un sorso di tè freddo, gli scienziati scoprono questo piccolo incubo gotico in una vecchia polveriera vittoriana in Irlanda del Nord. E si scopre che il fungo si chiama Gibellula attenboroughii, un omaggio al famoso naturalista britannico David Attenborough. Chissà che onore, eh? Ad avere un fungo funebre con il proprio nome attaccato ai ragni.
Immaginate la scena: questi ragni delle caverne, ignari e felici, appesi tranquillamente alle loro ragnatele. Poi, d'un tratto, il fungo li infetta e li trasforma in zombie, guidandoli fuori dalle caverne in bella vista, come se fossero in un talent show. Ma qui non si tratta di talento, ragazzi. Si tratta di pura schiavitù micologica: il fungo fa il burattinaio e il ragno balla secondo i suoi capricci. E quando il ragno trova il suo posto al sole, il fungo lo uccide con una neurotossina, conservandone il corpicino come una mummia di Tutankhamon, ma in versione aracnide.
E va detto: questi funghi non solo sono dei piccoli bastardi, sono anche opportunisti. Crescono bene e si moltiplicano, spargendo spore ovunque l'aria possa portarle. Non c'è limite alla loro ambizione. E mentre ci facciamo prendere dallo sconforto pensando a questi ragni zombi, un certo Harry Evans, lo scienziato a capo dello studio, se ne esce dicendo che questi funghi potrebbero contenere sostanze utili in medicina. Antibiotici, dicono, o chissà quali altri rimedi. Allora forse, mentre i ragni vengono comandati a bacchetta da questi miceti, potremmo scoprire una cura per i mali di cui ci lamentiamo ogni giorno.
Sapevate che solo l'1% delle specie di funghi è stato descritto? Significa che là fuori ce ne sono milioni che aspettano solo di sbucar fuori e rovinare la festa. E chissà quanti altri faranno del nostro mondo un horror show degno delle peggiori fantasie di Lovecraft. Ma hey, almeno sappiamo che il regno dei funghi è una potenziale miniera d'oro per la medicina. Magari troveremo una cura per il raffreddore o, più importante, per la vostra incapacità di sopportare i gatti su Internet.
Se vi imbattete in una caverna buia e misteriosa, magari eviterei di mettere il naso ovunque, a meno che non vogliate far parte di uno studio scientifico postumo. E se mai doveste vedere un ragno che si muove come un ubriaco in discoteca, forse è meglio non avvicinarsi troppo. Potrebbe essere un altro schiavo del regno dei miceti, e di certo non volete finire nei loro piani di conquista. E già che ci siamo, cercate di evitare di dare il vostro nome a qualsiasi creatura del sottobosco, a meno che non vogliate che il vostro lascito sia legato a un mostro della natura..