Canada si prepara a un'ondata di richiedenti asilo dagli USA

8 nov 24, 15:06
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La polizia canadese si prepara a un possibile aumento di richiedenti asilo provenienti dagli Stati Uniti, preoccupati per le politiche di deportazione del presidente eletto Donald Trump. Con un numero record di richieste d'asilo già in corso, il Canada cerca di gestire la situazione rafforzando le risorse di pattugliamento alla frontiera.

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Ecco la situazione: il Canada sta tremando per un possibile aumento di richiedenti asilo dagli Stati Uniti. Ma guarda un po', chi l'avrebbe mai detto? Una nazione dalla foglia d'acero, nota per la sua accoglienza calorosa e per il suo amore sconsiderato per lo sciroppo d'acero, ora si trova a tappare i buchi della diga di un'invasione potenziale. Mettiamoci nei panni di quei poveri poliziotti canadesi: loro, abituati a fermare al massimo un alce in fuga, devono prepararsi ad arrestare torme di disperati in cerca di un posto migliore... non esattamente la domenica pomeriggio al parco.

E cosa dire degli smuggler, i trafficanti di esseri umani? Dei veri imprenditori del mondo moderno. Adesso non si accontentano più di far pagare il biglietto solo per gli USA; vogliono il supplemento per portarvi in Canada. Non c'è niente di più efficace per far lievitare i prezzi di un bel po' di paura e incertezza. E i poveri disperati, che non hanno neanche da pagare il caffè al bar, devono affrontare questo carosello di opportunisti mentre cercano un angolo di mondo dove non sentirsi come un topo in trappola.

Parliamo della politica. Ah, i politici! Sempre pronti a giurare che hanno tutto sotto controllo, ma poi quando si tratta di mettere i piani in atto, ecco che si scopre che quei piani sono scritti sulla carta igienica. Abbiamo un piano, dicono da Ottawa, ma nessuno sa quale sia. Magari è il segreto meglio custodito del Canada, come la ricetta del poutine perfetto.

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Sapevate che il Canada ha un confine di più di 4.000 miglia con gli Stati Uniti? Pensateci un attimo: mentre qui ci lamentiamo di dover dividere un pianerottolo con quel vicino che cucina sempre cavolfiori, i canadesi devono sorvegliare un tratto che sembra non finire mai. E tutto questo per evitare che la gente passi di nascosto, come se si trattasse di una festa esclusiva a cui devono entrare di soppiatto.

Se per caso vi steste preparando a fare le valigie e migrare in Canada, tenete a mente che, a nord del confine, quasi metà dell'anno è inverno. Prepararsi a vivere come un pinguino potrebbe non essere così male; almeno avrete delle scuse per non uscire mai di casa. E, mentre siete lì, evitate di discutere di politica con i locali: potrebbero considerarvi più irritanti di una zanzara in campeggio.

8 nov 24, 15:06