
Mattel si scusa per aver erroneamente stampato l'indirizzo di un sito pornografico sulle confezioni delle nuove bambole "Wicked". L'errore ha indirizzato gli acquirenti a un sito inappropriato anziché al sito ufficiale del film. L'azienda ha dichiarato che sta prendendo provvedimenti per correggere la situazione e consiglia di eliminare o coprire il link.

La Mattel, quei geniacci del marketing che sanno sempre come far parlare di sé, anche quando non vogliono. "Immaginate la sorpresa dei genitori", quelli che si aspettavano di trovare un sito zuccheroso e glitterato dedicato al musical "Wicked". E invece, si sono ritrovati davanti una squallida pagina per adulti. Ops! Un errore innocente, ci dicono. Certo, perché è normale confondere un musical con un film per adulti. Probabilmente chi ha stampato le confezioni stava guardando troppo a fondo nel calice del vino.
La verità è che questa è l’ennesima dimostrazione di come il mondo dei giocattoli sia più incasinato di quanto sembri. "Mattel si scusa profondamente", ma nel frattempo, qualcuno si è fatto grasse risate. Ecco, immaginate l'incontro aziendale: "Oh, bilanciamo la magia di Oz con un po’ di pepe". Un errore? Di sicuro. Ma intanto, i genitori devono nascondere le confezioni come se fossero il diario segreto di un’adolescente.
E non dimentichiamo l'ironia del marketing: un film che promette di portare l'innocenza di Dorothy e l'incanto del regno di Oz, e le bambole che indirizzano a un sito che di innocente non ha neanche il nome. Forse è una nuova strategia per far sentire i genitori colpevoli di non controllare sempre il contenuto delle confezioni dei giocattoli. Perché, si sa, il vero divertimento è scoprire gli imprevisti.
Qualcuno potrebbe chiedersi come sia possibile un tale scivolone. Beh, ricordate ragazzi: basta un click sbagliato, un nome digitato male, ed ecco che la magia del teatro si trasforma in un film per soli adulti. Forse è un nuovo modo per avvicinare i genitori al mondo di "Wicked", facendogli fare un viaggio imprevisto nel "dietro le quinte" del web.
Se avete una di queste bambole, vi suggeriamo di coprire il link con qualcosa di più innocente. Magari un adesivo di Peppa Pig o di qualche altro personaggio che non rischi di portarvi in mondi sconosciuti. O meglio ancora, fate un po’ di pulizia e buttate via la confezione: non si sa mai quale altro collegamento possa portarvi su un sentiero tortuoso, dove Dorothy non sarebbe mai andata.